L'unico giocatore dell'FCLC ad aver giocato la 32esima finale della Coupe de France (nel 2012 con il Chantilly contro il Lille di Eden Hazard), Yves Owomat ci presenta le sue truppe prima di sfidare Quevilly.
I portieri di Liancourt-Clermont
• Benjamin Bar: La roccia. Con il tempo è diventato un amico con cui parliamo tanto dell'NBA e del gioco… A volte facciamo anche delle sparatorie dopo l'allenamento, ma ora inizia a conoscermi e mi impedisce un po' di farlo…
• Clemente Demollien: È una persona molto seria e lavora molto ma gli piace davvero troppo il narghilè.
I difensori
• Léandre Pinto De Oliveira: È pazzesco sia dentro che fuori dal campo. E' una persona intera, che non fa mezze cose e nel suo gioco è lo stesso, si lancia a capofitto e fa tutto a 2.000 all'ora.
• Antonio Wable: È arrivato quest'estate ed è una bella sorpresa. È un bon vivant, una persona piacevole con cui stare e in campo ha una gran zampa sinistra con la quale mi fa tanti bei passaggi durante le partite.
• Moctar Sangarè: “Potrei“, è lo stesso di Antonio Rudiger. Da questo fine settimana ha scioccato tutti con il suo panenka. La cosa peggiore è stata che quando eravamo in fila durante la sessione continuava a dirci che voleva arrivare ultimo per qualificarci e che rideva.
• Mamadou Niangane: Quello è il mio ragazzo. Lui è il ragazzo del club, lavora qui, allena tutti i ragazzi e quando ho visto cosa significava per lui la qualificazione contro il Brétigny e l'emozione che gli ha dato, mi è venuto da piangere. Per il resto, sia nel suo gioco che nel suo sviluppo, mi ricorda me stesso da giovane.
• Idris Diaquite: Il figlio di Tam (responsabile tecnico della pre-formazione presso FCLC). È un combattente che non si arrende. Ascolta sempre e sfrutta i suoi punti di forza, senza cercare di inventarsi un ruolo.
• Isaac Traoré: Ha una mente d'acciaio. È reduce da un grave infortunio (rottura del legamento crociato) e sembra che nulla possa più toccarlo. Anche quando è in riserva non si arrende; e vederlo agire come centrale intermedio durante il 7° round della Coupe de France dopo quello che ha vissuto, è potente.
Gli ambienti
• Owen Reed: È il mio amico di tutti i giorni, abbiamo fatto i 400 bracciate insieme al liceo… È uno dei motivi, insieme a mio fratello (Jordy) e Dimitri (Malonda), per cui sono venuto qui. Volevo godermi di nuovo il Calcio e poter vivere insieme l'ottavo round della Coupe de France, è semplicemente meraviglioso.
• Nelson Djuwa: È congolese come me e lo conosco dai tempi dell'ASBO. Era uno dei giovani della riserva, ma l'allenatore (Thierry Bocquet) lo chiamava spesso per partecipare agli allenamenti e già avevo scoperto che aveva un potenziale enorme. Finalmente c’è una vera connessione tra noi sul campo.
• Cristo Koubemba: “Guarda Cristo“. È un giocatore imprevedibile e fortissimo… Potrebbe giocare molto più in alto, ma gli imperativi della vita vogliono che giochi per divertimento… Ricordo un “cinque” pomeridiano che avevamo fatto insieme e dove restavamo in campo dalle 14 alle 24 19:00 perché non avevamo perso una sola partita.
• Redha Bourarach: Ha fatto enormi progressi ed è l’equilibrio della nostra squadra. È semplice: quando va bene saremo eccellenti e quando va meno bene sappiamo che soffriremo di più.
• Amina Amari: Generosità nella sua forma più pura. Non si arrende, non calcola i suoi sforzi ed è sempre sulla strada giusta. “pensato” (mentalità).
• Deniz Sameur: Ha una zampa sinistra molto pulita. Calcio d'angolo, punizione, può fare tutto ma non l'ha ancora dimostrato in una partita. E posso dirti che il giorno in cui lo farà, sconvolgerà la gente.
Gli aggressori
• Nicolas Petigny: Mio caro. È un po' carino, gracile, gioioso di vivere, sempre di buon umore, scherza, un po' idiota… Adesso sarebbe bello se mettesse i miei assist dietro perché da inizio stagione pesa abbassa le mie statistiche…
• Tiago Da Costa: È anche una delle persone per cui sono venuto qui. Adoro quando è dietro di me. Ci piace riprodurre in campo le combinazioni che vediamo in TV. È un mago che ama costruire piccoli ponti. Sappiamo che lo farà, ma succede comunque comunque. Dopo avermi affrontato non ne vale la pena perché chiudo sempre le gambe.
• Rayan Bekhtaoui: Crepa. Ti regala cross con un tiro di sciarpa, dribbling incredibili, insomma con lui ci sono solo momenti salienti in campo. Ora non gli resta che essere costante per guadagnarsi il posto negli undici.
• Romain Abdallah: L'animale da festa e il fattore X del gruppo. È altrettanto imprevedibile dentro e fuori dal campo. È un vero svampito che può sbagliare un trucco improbabile e regalarti un tiro da lontano o una doppietta nelle azioni successive.
• Alvin Vanzel: È un bravo ragazzo che accetta tutti i consigli ed è disciplinato. Ripete costantemente le sue scale e cerca sempre di progredire e migliorare.
• Léo Lavallée: Fa ottimi movimenti e non c'è niente da insegnargli sotto porta. Ora se si canalizza, si espande meno e acquisisce esperienza, sarà in grado di sistemarsi nella posizione 9 senza preoccupazioni.
Ulteriori informazioni speciali Coupe de France prima di Quevilly-Rouen
• Autore del rigore decisivo contro il Brétigny nel turno precedente, Moctar Sangaré sarà assente per squalifica contro il Quevilly.
• Avversario del Liancourt Clermont, Quevilly ha vinto 2-0 (gol di Isaac Tshipamba e Namakoro Diallo) questo fine settimana in Nazionale contro il Valenciennes.
• Seconda squadra isariana in corsa, l'AS Beauvais Oise (N2) sfiderà il Boulogne (National) questa domenica.