Mostri sociali
Sul sito della Glendon, la biografia di Marie-Hélène Larochelle indica che la professoressa del dipartimento di studi francesi “studia la violenza e la mostruosità nella letteratura contemporanea”.
«Sì», conferma, «mi occupo da 25 anni di marginalità estrema, senzatetto, prostituzione, violenza», che lei definisce «mostri sociali».
Ma lei è un’insegnante di lettere, non di sociologia. Guarda quindi alla rappresentazione di questa mostruosità nella letteratura, soprattutto contemporanea. La sua conclusione è che la letteratura può essere “performativa”, vale a dire che può influenzare la percezione di questi temi, e quindi il cambiamento.
Marginalità femminile
Toronto mai blu (nel senso di “sempre grigio”), approfondisce la marginalità femminile: prostituzione, senzatetto, parto in un vicolo… È una critica alla metropoli stessa, incapace di aiutare i suoi cittadini in difficoltà.
“È una critica a tutte le metropoli alle prese con questi problemi”, spiega. “Scrivo di Toronto perché è la mia città.”
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