Raganella dagli occhi dorati, tasso errante… 25 sontuose foto di animali selvatici

Raganella dagli occhi dorati, tasso errante… 25 sontuose foto di animali selvatici
Raganella dagli occhi dorati, tasso errante… 25 sontuose foto di animali selvatici
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Il Wildlife Photographer of the Year 2024, assegnato dal Natural History Museum di Londra, ha rivelato le 25 foto selezionate per la categoria “People’s Choice” 2024.

Lo scorso ottobre il famoso concorso di fotografia naturalistica ha annunciato i vincitori del Wildlife Photographer of the Year 2024. Shane Gross ha vinto il premio di fotografo naturalista dell’anno, grazie alla sua scuola di girini e rospi.

La scelta delle persone in tutto il mondo

Questa volta, il Museo di Storia Naturale di Londra, organizzatore di questo concorso annuale, ha annunciato i finalisti del Premio del pubblico : 25 fotografie selezionate tra 59.228 candidature, provenienti da 117 paesi e territori. Quest’anno in lizza ci sono due francesi.

Douglas Gurr, direttore del Museo di Storia Naturale, ha dichiarato: “ Il People’s Choice Award consente al pubblico di tutto il mondo di unirsi alla giuria e votare per l’immagine vincitrice, incoraggiando tutti a connettersi con il mondo naturale. Come sempre, anche quest’anno la selezione di immagini per il sessantesimo anniversario del concorso è davvero eccezionale, e non vediamo l’ora di scoprire quale sarà scelta come la preferita dal pubblico !».

Il pubblico potrà votare sul sito la fotografia preferita fino a mercoledì 29 gennaio 2025. Il vincitore sarà reso noto a febbraio 2025.

Puma, branco di lupi, duello epico tra un sonaglio e un porcospino, caccia subacquea tra un orso polare e un fulmar, incontro tra una gru bianca e un biologo curioso, paesaggio del vulcano Villarrica in Cile… Uno spettacolo visivo magnifico per tutti i gusti.

Le foto finaliste

«Il coraggioso geco», Willie Burger van Schalkwyk (Afrique du Sud)

Un geco terrestre di fronte a un astore settentrionale in Sud Africa.
Willie van Schalkwyk / Fotografo naturalista dell’anno

Una lotta impari. Il coraggioso geco terrestre gigante cerca di resistere all’astore, un grande predatore. Anche se il risultato finale non è stato sorprendente, il coraggio del piccolo geco samurai ha impressionato il fotografo.

«Scanning the Realm”, Aaron Baggenstos (Stati Uniti)

Un puma nelle aspre montagne del Parco Nazionale Torres del Paine, Cile.
Aaron Baggenstos/Fotografo naturalista dell’anno

La fotografia di questo puma è un simbolo di speranza. Illustra relazioni più pacifiche tra questi mammiferi carnivori e gli allevatori di pecore, grazie ad un movimento di conservazione di successo, che ha permesso la creazione del Parco Nazionale Torres del Paine e la crescita dell’ecoturismo in questa regione montuosa del Cile.

«Incontro nella palude”, Michael Forsberg (Stati Uniti)

Un biologo travestito di fronte ad una gru bianca.
Michael Forsberg / Fotografo naturalista dell’anno

Uno strano incontro immortalato nella palude della Louisiana (Stati Uniti). Questo completo mimetico, utilizzato da un biologo, aveva lo scopo di potersi avvicinare a una gru convulsa, una specie in pericolo di estinzione in Louisiana. Lo scienziato è riuscito rapidamente a verificare la salute dell’animale e a sostituire il trasmettitore difettoso, consentendo così di raccogliere informazioni e saperne di più su questi uccelli non migratori.

«Branco di lupi», Arvind Ramamurthy (India)

Un branco di lupi indiani a Bhigwan, in India.
Arvind Ramamurthy/Fotografo naturalista dell’anno

Uno dopo l’altro questi 5 lupi vennero a sedersi sul bordo di un raccolto agricolo, mentre giocavano nei campi erbosi dell’India. Il numero di individui è diminuito nel paese a causa della frammentazione delle praterie ondulate e del rischio di contrarre malattie mangiando carcasse di bestiame.

«Slap Shot”, Savannah Rose (Stati Uniti)

Un castoro a Jackson Pond, Wyoming (Stati Uniti).
Savannah Rose/Fotografo naturalista dell’anno

Questo castoro picchiettava con la coda la superficie dell’acqua per avvertire il suo clan della presenza di un intruso, in questo caso il fotografo. Un effetto goccia piuttosto immortalato. Se i castori non avvertono alcun pericolo, ritornano al normale corso delle loro piccole vite.

«Riposo ghiacciato”, Sue Flood (Regno Unito)

Una foca di Weddell sul lastrone di ghiaccio.
Sue Flood/Fotografo naturalista dell’anno

È stato da un gommone nel porto di Neko, nella penisola antartica, che Sue Flood ha ammirato e osservato questa foca di Weddell molto rilassata.

«A Good Scratch», Mark Williams (Royaume-Uni/Canada)

Un beluga nell’Artico canadese.
Mark Williams/Fotografo naturalista dell’anno

Ma cosa ci fa questo beluga in un fiume in Canada? Si strofina semplicemente lo stomaco per esfoliare la pelle. Ognuno ha i suoi piccoli segreti di bellezza.

«Caduto dal cielo», Carlo D’Aurizio (Italie)

Farfalle e insetti morti che galleggiano in un ruscello italiano.
Carlo D’Aurizio/Fotografo naturalista dell’anno

Questa foto, che ricorda una natura morta, è stata scattata una mattina d’estate nella Valle San Bartolomeo, nel Parco Nazionale della Majella, in Italia. Il fotografo Carlo D’Aurizio non riesce a spiegare questa strage di insetti (tra cui molte farfalle), morti in questo corso d’acqua.

«Spiked», David Northall (Royaume-Uni)

Un favo che attacca un porcospino in Boswana (Africa).
David Northall/Fotografo naturalista dell’anno

Primo round: in Botswana, questo cugino del tasso ha attaccato un porcospino, solitamente notturno, che per difendersi insanguinava con gli aculei il suo predatore.

Secondo round: il combattivo e feroce ratel tornava alla carica poco dopo, uccidendo la sua preda prima di portarla nella sua tana.

«Attacco furtivo”, Erlend Haarberg (Norvegia)

Un fulmar settentrionale e un cucciolo di orso polare (arcipelago norvegese delle Svalbard).
Erlend Haarberg / Fotografo naturalista dell’anno

Sua madre e suo fratello (o sua sorella, la storia non la racconta!) si stavano cibando di una carcassa di tricheco a Spitsbergen. Questo cucciolo di orso polare preferiva giocare nell’acqua con le alghe, prima di attaccare, a più riprese, questo fulmaro settentrionale, che riposava sull’acqua. Il grande predatore ha fallito nella sua giocosa caccia ma questa esperienza gli sarà sicuramente utile perché quando si sarà emancipato dalla madre, dovrà nutrirsi e sopravvivere da solo.

«Insieme”, Ivan Ivanek (Repubblica Ceca)

Due languri dolci nelle foreste della penisola di Sơn Trà, Vietnam.
Ivan Ivanek / Fotografo naturalista dell’anno

Accoppiamento di due primati, langur dolci dal mantello rosso. Questa specie, che vive solo in Vietnam, Laos e Cambogia, è in grave pericolo di estinzione. La causa è la scomparsa del suo habitat, la caccia e il commercio illecito di animali domestici.

«Concerto nella foresta», Vincent Premel (Francia)

Una raganella dagli occhi dorati del Suriname, Guyana.
Vincent Premel/Fotografo naturalista dell’anno

Questa rana non vuole diventare più grande del bue, gonfia le guance per invocare un compagno. Il suo grido è particolarmente potente: può essere udito a centinaia di metri di distanza.

«Aspen Shadows”, Devon Pradhuman (Stati Uniti)

Lupi grigi nel Parco Nazionale di Yellowstone, Stati Uniti.
Devon Pradhuman/Fotografo naturalista dell’anno

Il fotografo americano ha congelato questo branco di lupi in un paesaggio minimalista di pioppi spogli e neve. Questi 4 individui, in cerca di cibo, sono poi scomparsi sul fianco della collina.

«La foresta dei sogni», Samuel Bloch (Francia)

Petrel gigante settentrionale.
Samuel Bloch / Fotografo naturalista dell’anno

Curiosamente, il fotografo ha incontrato questa procellaria gigante del nord, seduta nel suo nido, ai margini di una foresta, sull’isola di Enderby, in Nuova Zelanda, anche se questa specie è sicuramente un grande uccello marino venuto a riprodursi su un’isola frequentata da meno predatori.

«Whiteout”, Michel d’Oultremont (Belgio)

Ermellino nella neve in Belgio.
Michel d’Oultremont / Fotografo naturalista dell’anno

Bianco su bianco. Non facile da individuare, questo ermellino si trova in basso a sinistra nella foto. Secondo il fotografo, incuriosita, sarebbe uscita dalla sua tana innevata e si sarebbe alzata di tanto in tanto per osservare il suo territorio, prima di andare a caccia.

«Snuffling Sengi», Piotr Naskrecki (Polonia)

Sengi nel Parco Nazionale di Gorongosa, Mozambico.
Piotr Naskrecki/Fotografo naturalista dell’anno

Al tramonto e all’alba, questo piccolo mammifero insettivoro con quattro dita cerca il cibo sotto le foglie, utilizzando un buon olfatto e una buona vista. Poiché il sengi è pauroso e timido, Piotr Naskrecki ha dovuto impostare la sua macchina fotografica a distanza per poterlo fotografare.

«Terra e Cielo», Francisco Negroni (Cile)

La doppia nuvola lenticolare è illuminata al calar della notte dalla lava emessa dal vulcano Villarrica, in Cile.
Francisco Negroni/Fotografo naturalista dell’anno

Il fotografo naturalista dell’anno dà anche un posto d’onore ai paesaggi e alla natura. Qui, il vulcano Villarrica, nel sud del Cile. È uno dei più attivi del paese.

«Drifting Dinner», Noam Kortler (Israele)

Granchio al largo dell’isola di Komodo, Indonesia.
Noam Kortler/Fotografo naturalista dell’anno

Un granchio si appollaia su un’ascidia per frugare nell’acqua, alla ricerca di plancton alla deriva. Fotografia scattata durante un’immersione notturna.

«Edge of Night», Jess Findlay (Canada)

Barbagianni (Canada).
Jess Findlay/Fotografo naturalista dell’anno

Strana sensazione, visione spettrale. Questo barbagianni esce dalla finestra di un fienile, un fienile abbandonato, per andare a caccia vicino a Vancouver, in Canada.

«Canto della sera», Christian Brinkmann (Allemagne)

Silhouette di un uccello canoro a Münster, in Germania.
Christian Brinkmann/Fotografo naturalista dell’anno

Questa fotografia artistica mostra un merlo che canta davanti alle luci del luna park di Münster.

«Connessione curiosa”, Nora Milligan (Stati Uniti)

Scimpanzé nel Parco Nazionale di Loango, Gabon.
Nora Milligan/Fotografa naturalista dell’anno

Chi sta guardando chi? Collo inclinato in avanti, occhi spalancati, questo grande scimpanzé maschio sembra affascinato dall’obiettivo tanto quanto il fotografo dal suo soggetto.

«L’arrivo», Brad Leue (Australia)

Paesaggio nell’Australia meridionale.
Brad Leue / Fotografo naturalista dell’anno

Questo scatto, che mostra le acque alluvionali che si innalzano verso un enorme lago salato, è stato fotografato da un elicottero con vento forte. Una grande impresa tecnica, per un risultato mozzafiato.

«Nessun accesso», Ian Wood (Royaume-Uni)

Un tasso nel Regno Unito.
Ian Wood/Fotografo naturalista dell’anno

Questo tasso, illuminato da un lampione, sembra guardare i graffiti raffiguranti un altro tasso su una strada a St Leonards-on-Sea, in Inghilterra. Cosa poteva passargli per la testa in quel preciso momento?

«Invenduto», Jose Fragozo (Portogallo)

Giovane ghepardo imprigionato in Etiopia.
Jose Fragozo/Fotografo naturalista dell’anno

Il prestigioso concorso fotografico è anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul traffico illecito di fauna selvatica. Questo piccolo ghepardo, catturato nelle sue pianure native nella regione somala, è in attesa di essere venduto in Etiopia.

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