La città di Lione vieta le cartucce di “gas esilarante”.

La città di Lione vieta le cartucce di “gas esilarante”.
La città di Lione vieta le cartucce di “gas esilarante”.
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La città di Lione ha annunciato venerdì che vieterà “la vendita, il possesso e l’uso di cartucce di gas protossido di azoto negli spazi pubblici”, denunciando una “piaga nazionale” quando viene utilizzato per scopi ricreativi come il “gas esilarante”, principalmente da parte di adolescenti e giovani adulti. “Attraverso questa misura, la nostra priorità resta quella di tutelare la salute e garantire la sicurezza di tutti”, spiega in un comunicato Mohamed Chihi, vicesindaco ambientalista, delegato alla sicurezza e firmatario del decreto comunale.

Una “piaga nazionale”

Definendo l’abuso di questo gas come una “piaga nazionale”, il deputato chiede “una forte mobilitazione dello Stato su questo problema”. Il protossido di azoto è classificato come “sostanza velenosa”. In Francia il governo ne ha vietato la vendita ai minori e ne ha limitato le quantità in vendita. Nel Regno Unito o nei Paesi Bassi la vendita e l’utilizzo sono stati limitati o vietati. Utilizzato in cucina per i sifoni Chantilly e in medicina come analgesico, il suo uso improprio lo ha reso popolare tra i giovani. Il suo effetto immediato, una risata irresistibile, gli ha valso il soprannome di “gas esilarante”. “Il suo consumo può avere gravi conseguenze sulla salute e in particolare causare disturbi neurologici, o anche complicazioni ematologiche o psichiatriche”, ricorda la città di Lione.

Nel 2023, i servizi metropolitani hanno raccolto più di 7 tonnellate di bombole di gas protossido di azoto vuote a Lione e 25 tonnellate in tutta la metropoli.

Dispositivi messi in atto

Parallelamente a questo decreto, la città “si impegna a rafforzare le proprie azioni in termini di prevenzione delle dipendenze” e di riduzione dei rischi, in particolare con un sistema di teleconsulto realizzato dagli Hospices Civils de Lyon.

Le violazioni saranno punibili con una multa fino a 150 euro. Altre città hanno già emesso ordinanze in tal senso. A Montpellier, ad esempio, la vendita e il consumo di protossido di azoto sono punibili con una multa da 68 a 450 euro.

Nella metropoli di Lione, città come Vénissieux (PCF) o Mions (LR) sanzionano anche il possesso, l’uso o la vendita di queste cartucce di protossido di azoto.

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