Brigitte Challande, 29 novembre 2024. In una situazione che non descriviamo più perché persiste e peggiora, la squadra di Abu Amir continua instancabilmente il suo lavoro di sostegno alla popolazione dei campi profughi, in particolare al campo dei contadini.
“Il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza: sofferenza degli abitanti e necessità di continuità dei programmi umanitari
Il lavoro umanitario è uno dei compiti più nobili e significativi che l’umanità possa realizzare. Riflette uno spirito di solidarietà e responsabilità nei confronti dei gruppi più vulnerabili. A Gaza, l’importanza di questo lavoro è evidente nel mezzo di una situazione umanitaria catastrofica che colpisce più di due milioni di persone. Le crisi umanitarie peggiorano di giorno in giorno, rendendo la vita quotidiana dei residenti una vera sfida di sopravvivenza.
Carenza alimentare: una crisi soffocante che minaccia la popolazione
Una delle crisi più urgenti a Gaza è la carenza di cibo. È il risultato delle continue chiusure e restrizioni imposte da Israele all’ingresso di merci e aiuti umanitari. Queste misure paralizzanti non solo ostacolano la disponibilità di cibo, ma hanno anche portato a impennate dei prezzi senza precedenti, rendendo difficile, se non impossibile, per le famiglie l’accesso ai bisogni alimentari di base.
Code per il cibo: un tragico spettacolo quotidiano
Nelle strade di Gaza, le lunghe file fuori dai centri di distribuzione alimentare sono diventate una scena familiare e straziante. Centinaia di persone, tra cui donne, bambini e anziani, aspettano per ore porzioni di cibo spesso insufficienti. Questa tabella illustra l’immensa sofferenza dei residenti, di fronte alla scarsità di cibo e all’impossibilità di acquistare prodotti essenziali a causa dei prezzi esorbitanti. Anche i generi alimentari di prima necessità, come il pane e l’olio, sono ormai fuori dalla portata di molte famiglie.
Questa mattina, due bambini e una donna sono morti in una fuga precipitosa fuori da un panificio mentre aspettavano il pane a Deir al Balah. (fonte)
Crisi della farina e chiusura dei panifici: peggiora la fame
Un’altra grave crisi è legata alla carenza di farina, che ha portato alla chiusura quasi totale dei panifici nella Striscia di Gaza. Questa situazione ha esacerbato l’insicurezza alimentare, lasciando migliaia di famiglie, soprattutto bambini, a soffrire la fame. La mancanza di pane, alimento base di molte famiglie, ha portato ad un aumento dei casi di malnutrizione e peggiorato la già precaria situazione della popolazione.
Insicurezza e ostacoli all’erogazione degli aiuti
Il deterioramento della situazione della sicurezza rappresenta un’ulteriore sfida per gli sforzi umanitari a Gaza. L’insicurezza, alimentata da condizioni economiche e sociali deplorevoli, ostacola il passaggio dei convogli umanitari verso coloro che ne hanno più bisogno. Strade impraticabili e crescenti tensioni in alcune zone hanno interrotto molte iniziative volte ad alleviare le sofferenze dei residenti.
L’importanza della continuità del programma alimentare nel campo degli agricoltori
Di fronte a questa drammatica situazione, la continuità dei programmi umanitari diventa essenziale per garantire la sopravvivenza dei residenti. Tra queste iniziative, il programma alimentare dei campi degli agricoltori, sostenuto dall’UJFP fin dalla sua creazione, rappresenta un pilastro fondamentale per le famiglie sfollate. Questo programma fornisce pasti giornalieri che aiutano i residenti a superare l’attuale crisi alimentare. Questo programma non si limita a soddisfare le esigenze nutrizionali. Svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della sicurezza alimentare e nel contribuire a stabilizzare le condizioni di vita nel campo. Grazie ad esso, le famiglie sfollate beneficiano di pasti regolari, riducendo così le tensioni sociali e garantendo un clima di sicurezza. Soddisfare i bisogni primari non solo previene il peggioramento delle crisi, ma rafforza anche la coesione all’interno della comunità.
Un appello alla sostenibilità degli sforzi umanitari
Le crisi che affliggono Gaza – dalla carenza di cibo alla crescente insicurezza e all’aumento della fame – evidenziano l’urgenza di continuare e intensificare gli sforzi umanitari. Programmi come il campo degli agricoltori non sono solo iniziative di beneficenza. Sono ancora di salvezza vitali che proteggono i residenti dal collasso totale. Investire in questi programmi e garantirne la sostenibilità non è solo un obbligo umanitario, ma anche una responsabilità nei confronti di un popolo che ha sofferto per decenni di blocchi e conflitti. È imperativo continuare a soddisfare i bisogni primari e rafforzare la resilienza dei residenti, per offrire loro una speranza tangibile per un futuro più stabile e sicuro. »
Foto e video QUI.
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Marsel invia queste informazioni su nuovi attentati la sera del 28/11
“Quattro martiri, tra cui due bambini, sono stati uccisi nel bombardamento da parte dell’occupazione di una tenda di sfollati nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. L’artiglieria d’occupazione bombarda l’area attorno alle scuole di Abu Hussein nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. »
Trovate tutte le testimonianze di Abu Amir e Marsel:
*Abu Amir Mutasem Eleïwa è coordinatore di Progetti contadini dal 2016 nel sud della Striscia di Gaza e corrispondente per l’Unione ebraica francese per la pace.
*Marcel Alledawi è responsabile del Centro Ibn Sina nel nord della Striscia di Gaza, un centro dedicato al monitoraggio educativo e psicologico dei bambini.
Entrambi sono supportati dall’UJFP in Francia.
228a parte: 21 novembre. 229a parte: 22 novembre. 230a parte: 23 novembre. 231a parte: 24 novembre. 232a parte: 25 novembre. 233a parte: 27 novembre. 234a parte: 28 novembre.
Un anno di Testimonianze da Gaza dal 20/11/2023 al 20/11/2024, dalla 1a alla 227a parte.
Per partecipare alla raccolta “Emergenza Guerra a Gaza”: HelloAsso.com
Le testimonianze sono pubblicate anche su UJFP, Altermidi e su Le Poing.
L’articolo Testimonianze degli abitanti di Gaza: Sopravvivenza organizzata giorno per giorno nell’inferno di Gaza – parte 235 / 29 novembre – Necessità di continuità dei programmi alimentari è apparso per la prima volta su International Solidarity Movement – ISM-Francia.
Fonte: Ismfrance.org