Occasionalmente, il dialogo offre uno spazio a una personalità per consentirle di far conoscere il proprio punto di vista su una questione che riguarda tutti noi. Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale contro l’AIDS, il DR Réjean Thomas ricorda i benefici della profilassi pre-esposizione (PrEP), uno strumento di prevenzione che dovrebbe essere più accessibile per debellare la malattia.
Pubblicato alle 5:00
Dottor Réjean Thomas
Fondatore e amministratore delegato della clinica medica l’Actuel
Dal 1988, ogni anno, il 1È Dicembre segna la Giornata mondiale contro l’AIDS. In 36 anni di lotta e ricerca sono stati compiuti numerosi progressi in campo medico e ora disponiamo dei mezzi necessari per debellare questa malattia.
Eppure non solo il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) continua a seminare il caos in tutto il mondo, ma anche qui il numero di casi è in aumento.
In Quebec la situazione è preoccupante. Con 422 nuove infezioni da HIV segnalate nel 2022 si registra un aumento del 78% rispetto all’anno precedente e le stime per il 2023 non sono incoraggianti. Questa ripresa in Quebec è dovuta a fattori quali la riapertura delle frontiere, l’afflusso di migranti, nonché l’aumento del numero di screening effettuati a seguito della pandemia di COVID-19 che aveva ridotto il numero di richieste di screening dell’HIV.
A ciò si aggiungono dati preoccupanti, come la percentuale in aumento di casi diagnosticati in fase avanzata dell’infezione e la percentuale sorprendentemente elevata di nuovi casi per i quali questo è stato il primo test di screening (60%) .
L’accessibilità allo screening deve quindi essere una priorità.
Ogni minuto una persona muore di HIV
Secondo il quadro elaborato nel 2023 dal Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS), più di 39 milioni di persone vivono con l’HIV nel mondo, l’equivalente dell’intera popolazione del Canada, 1,3 milioni di persone sono infette ciascuna. anno e ogni minuto una persona muore di HIV.
Sebbene tutti i continenti siano colpiti dall’HIV, l’Africa sub-sahariana rimane la regione più colpita al mondo. Non sorprende che alcuni gruppi emarginati e vulnerabili siano sovrarappresentati nelle categorie HIV, tra cui le persone transgender, gli uomini gay, le persone che si iniettano droghe, le prostitute e i prigionieri.
Lo slogan della Giornata mondiale contro l’AIDS di quest’anno è: “Seguiamo la strada dei diritti”. In effetti, la salute è un diritto universale e solo affrontando le persistenti disuguaglianze sanitarie, in particolare nei confronti delle persone vulnerabili, emarginate e criminalizzate, riusciremo a eliminare l’AIDS nel mondo.
Abbiamo i mezzi per sradicare l’AIDS
Per raggiungere questo obiettivo disponiamo di uno strumento preventivo molto efficace che riduce il rischio di contrarre il virus fino al 97% e che esiste da più di 10 anni: la profilassi pre-esposizione (PrEP).
In termini di prevenzione, la PrEP costituisce un importante progresso la cui efficacia dipende interamente dal suo utilizzo. Purtroppo la PrEP è sottoutilizzata, anche se in assenza di un vaccino rappresenta uno strumento vitale per il controllo dell’epidemia di HIV.
Diversi fattori spiegano questa sottoutilizzazione. Da un lato, la persistenza di tabù riguardanti la sessualità o l’assenza di corsi sugli STBBI nel curriculum medico nuocciono al dialogo tra pazienti e medici e quindi alla prescrizione della PrEP. D’altro canto, il suo costo ne limita l’utilizzo, in particolare tra alcune persone a rischio. A questo proposito, la clinica l’Actuel ha partecipato a una ricerca che dimostra che la PrEP gratuita riduce notevolmente le barriere al suo utilizzo e quindi alla trasmissione del virus.
In Canada, sei province offrono già la PrEP gratuitamente a tutti i residenti o alle popolazioni a rischio. Nel Regno Unito, dal 2020, la PrEP è gratuita e si è già verificata una riduzione spettacolare della trasmissione dell’HIV. Ridurre il numero di nuove infezioni è essenziale per frenare in modo significativo l’epidemia di HIV. Come nel caso di altre malattie sessualmente trasmissibili, le cure gratuite e gli strumenti di prevenzione dell’HIV rappresentano un importante problema di salute pubblica.
Ora disponiamo di tutto l’arsenale medico necessario per porre fine all’AIDS sia in Quebec che nel mondo. In Quebec è giunto il momento di adottare politiche sanitarie pubbliche adeguate, in particolare per quanto riguarda l’HIV.
Il nostro desiderio collettivo di mettere in campo i mezzi necessari rappresenta l’ultimo ostacolo all’eradicazione di questa malattia.
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