Nel 2025, i prezzi dell’elettricità dovrebbero effettivamente diminuire in Francia, ma ciò non è dovuto all’eliminazione dell’aumento delle tasse, come annunciato dal primo ministro Michel Barnier. Spieghiamo perché.
Le linee del bilancio 2025 diventano di giorno in giorno più chiare. Dopo la presentazione dei nuovi (minori) importi del bonus ecologico per l’acquisto di auto elettriche, ora sappiamo di più sul costo dell’energia elettrica per i prossimi mesi.
Michel Barnier lo ha infatti annunciato in un’intervista a Figaro “un calo dei prezzi dell’elettricità del 14%” il 1 febbraio 2024, da allora “ha deciso di non aumentare le tasse sull’energia elettrica”. Se i prezzi dovessero effettivamente scendere, la dichiarazione andrebbe presa con le pinze.
Le tasse dovrebbero ancora aumentare
È Maxence Cordiez, ingegnere della CEA (Commissione per l’energia atomica) e membro dell’Istituto Montaigne, a lanciare l’allarme su X (ex Twitter): “Se l’energia elettrica scende del 14% a febbraio, significa che l’accisa aumenterà da 21 a 32 €/MWh”.
L’accisa in questione è la famosa TICFE (imposta nazionale sui consumi finali di energia elettrica) di cui abbiamo già parlato. Ricordiamo che questa tassa è stata quasi eliminata durante lo “scudo tariffario” nel 2022 a 1 euro/MWh, prima di essere gradualmente aumentata, fino a raggiungere ora 21 euro/MWh. Con l’importo al 2025, infatti, si tornerà al livello precedente all’entrata in vigore dello scudo tariffario, ovvero 32 euro/MWh. In altre parole, il TICFE aumenterà fino a febbraio 2025.
I prezzi dell’energia elettrica continuano a scendere
A ciò si aggiunge un aumento della TURPE (tariffa per l’utilizzo della rete elettrica pubblica) del 4,8%, sempre al 1° febbraio 2025, e ci si potrebbe chiedere come Barnier possa promettere questa riduzione del 14% nonostante questi aumenti delle tasse.
La risposta: il prezzo di produzione dell’elettricità è in forte calo e il prossimo ricalcolo della tariffa elettrica regolamentata (TRVE), fissato per il 1° febbraio 2025, consentirà infatti di ridurre la bolletta complessiva. Nonostante l’aumento delle tasse, contrariamente a quanto sostiene Michel Barnier.
Buone notizie per le famiglie, quindi, ma anche per chi ricarica l’auto elettrica a casa.
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