Svelate le cinque opere finaliste del Grand Prix du livre de Montréal 2024 | Filo culturale atuvu.ca – Notizie

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La Città di Montreal ha svelato le cinque opere finaliste del Grand Prix du livre de Montréal. Si tratta di Sbalzi d’umore di Frankie Barnett, Wollstonecraft di Sarah Berthiaume, Romanzo senza niente d’Antoine Charbonneau-Demers, Il conto è buono da Louis-Daniel Godin così comeAutoritratto di un altro di Elise Turcotte.

Il Grand Prix du livre de Montréal mira a promuovere l’eccellenza nella letteratura e ad evidenziare il dinamismo della comunità editoriale della regione. Uno dei finalisti vincerà una borsa di studio di 15.000 dollari offerta dalla Città di Montreal per la grande originalità del suo lavoro. Gli altri quattro finalisti riceveranno $ 1.000.

Per la terza volta quest’anno, i membri della giuria sono Carole David, Daniel Grenier, Marie-Pascale Huglo, Josianne Létourneau, Luba Markovskaia e Akos Verboczy. Il libro vincitore sarà annunciato l’11 dicembre.

Sbalzi d’umoreFrankie Barnett | Edizioni McClelland & Stewart

In un mondo pre-apocalittico, una giovane poetessa inizia su Instagram una relazione con un miliardario californiano che le promette una macchina del tempo. Questo romanzo, intelligente e comico, segue Jenlena e la sua migliore amica Daphne, due laureate in discipline umanistiche, in una società in cui tutti gli animali sono stati sradicati per la sicurezza umana.

Jenlena passa da poetessa a venditrice di piante d’appartamento in sostituzione di animali domestici, mentre Daphne sprofonda nella depressione. Jenlena poi si rende conto che il mondo è molto diverso da quello che pensava. Questo è il primo romanzo dell’autore Frankie Barnet.

WollstonecraftSarah Berthiaume | Les Éditions de Ta Mère

L’ultimo romanzo che Marie ha scritto ha fatto arrabbiare i suoi modelli femministi, lasciandola esausta e incapace di scrivere. Dopo aver subito diversi aborti, ha seguito i consigli della telemedicina e ha deciso di tenere i suoi feti nel congelatore per i test.

Nel frattempo, il suo compagno Perceval coscrive poesie con un algoritmo da lui sviluppato, mentre la sua amica Claire, ex attrice, è ora un’eccellente commessa di Tupperware. In una notte piovosa di novembre, Marie ha un’idea sinistra che cambierà tutto.

Romanzo senza nienteAntoine Charbonneau-Demers | Redattore VLB

Sia un diario che un romanzo, quest’opera naviga abilmente tra queste due forme letterarie, offrendo un ritratto cinico e toccante della sessualità gay, dell’egoismo, della gelosia e delle dinamiche familiari. Rivelando le realtà della nostra società moderna, la violenza costituisce il filo conduttore di questo romanzo che è intriso di grande vulnerabilità.

Quest’opera, divisa in due parti, inizia con un racconto autobiografico della vita dell’autore, passando dai suoi viaggi all’incontro con le sue amanti. Il seguito è in un certo senso una risposta alla prima parte del romanzo.

Il conto è buonoLouis-Daniel Godin | Edizioni La Peuplade

Il bambino si unisce alla sua famiglia all’età di cinque giorni. Si preoccupa rapidamente dell’amore e del denaro. Quando sei adottato, hai un debito con qualcuno? Comincia allora a contare le sue perdite e i suoi guadagni: un cioccolatino rubato, una banconota da venti dollari ritirata, un premio vinto a un quiz televisivo…

Ma come trovare un equilibrio? Come puoi ritrovare te stesso quando c’è un divario tra i ricordi dell’infanzia e la realtà, tra il tuo ambiente originale e le tue nuove passioni? Come riempi questo vuoto rappresentato dai primi cinque giorni della tua vita, in cui ti sei trovato tra due identità?

Autoritratto di un altroElise Turcotte | Edizioni Alto

Un’autrice intraprende una ricerca per scoprire la vita di sua zia, morta tragicamente dieci anni prima. Attraverso questa donna dal viaggio unico, che ha lasciato poche tracce scritte, inizia un dialogo su diversi temi, tra cui l’arte, la follia, l’esilio, la riflessione e la morte in modo poetico.

Élise Turcotte esplora i legami tra tristezza e creazione, rivolgendosi a coloro che ci hanno preceduto. Fa domande sulle lezioni che ci insegnano su noi stessi e sulle possibilità che aprono alla nostra immaginazione. In effetti, tutte le storie, anche quelle vere, sono finzione.

Per ulteriori informazioni sul Grand Prix du livre de Montréal, consultare il seguente collegamento.

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