Rinviata di oltre due mesi, al 18 settembre, la sentenza del processo penale contro Donald Trump a New York

Rinviata di oltre due mesi, al 18 settembre, la sentenza del processo penale contro Donald Trump a New York
Rinviata di oltre due mesi, al 18 settembre, la sentenza del processo penale contro Donald Trump a New York
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Questa decisione alleggerisce notevolmente il programma giudiziario immediato del candidato alla Casa Bianca. Perché la condanna, che può arrivare fino a 4 anni di carcere, doveva essere emessa inizialmente quattro giorni prima della convention repubblicana di Milwaukee (15-18 luglio), durante la quale Donald Trump dovrà essere ufficialmente nominato candidato presidenziale.

Il giudice Merchan, che ha presieduto il processo contro Donald Trump tra aprile e maggio, il primo processo penale per un ex presidente degli Stati Uniti, ha preso la sua decisione poche ore dopo che la procura di Manhattan si era detta disponibile a un rinvio.

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Richiesta di annullamento della sentenza

Lunedì, all’indomani della decisione della Corte Suprema, gli avvocati di Donald Trump hanno scritto al giudice per chiedere l’annullamento dello storico verdetto pronunciato il 30 maggio da una giuria unanime: l’ex presidente degli Stati Uniti era stato condannato per 34 capi di imputazione falsificazione contabile per nascondere agli elettori il pagamento di 130.000 dollari alla porno star Stormy Daniels alla fine della campagna presidenziale del 2016.

Sul suo social Truth Social, il miliardario repubblicano ha subito reagito assicurando a lettere maiuscole che si tratta di un “esonero totale”, mentre il giudice non si è assolutamente pronunciato nel merito della richiesta.

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La difesa aveva già invocato invano la propria immunità per far deragliare parte del caso. Ma per gli avvocati, la decisione emessa il giorno prima dalla Corte Suprema a maggioranza conservatrice, secondo la quale il presidente degli Stati Uniti “ha diritto almeno a una presunzione di immunità per i suoi atti ufficiali”, rimescola le carte.

“Durante il processo e le sue argomentazioni conclusive, l’accusa ha posto un’enfasi molto pregiudizievole su prove derivanti da atti ufficiali, come testimonianze su eventi accaduti nello Studio Ovale… pubblicazioni sui social network (sui resoconti di Donald Trump come presidente ) e registrazioni di telefonate che coinvolgono Donald Trump mentre era in carica nel 2017″, sostengono in un documento preparatorio al loro appello, reso pubblico martedì . La procura di Manhattan ritiene che tali argomentazioni “sono infondate” ma non si è opposta all’esame della richiesta.

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Se Donald Trump, 78 anni, rischia il carcere, il giudice può anche imporre una pena alternativa come la sospensione della prova. Potrebbe presentare ricorso, ma in ogni caso sarà uno scenario senza precedenti per un contendente alla Casa Bianca.

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