Il ministro della Sanità e della Protezione Sociale, Amine Tahraoui, ha affermato che i prezzi dei medicinali sono regolati dalle norme sui prezzi previste dal decreto del 18 dicembre 2013, che non sono cambiate da diversi anni. Questo decreto comprende diversi criteri, tra cui il margine di produzione e i margini di profitto per distributori e farmacisti.
Mercoledì, durante la presentazione del bilancio del suo ministero alla Camera dei Rappresentanti, il ministro ha sottolineato che è necessario rivedere questi criteri, confrontandoli con quelli di paesi stranieri come il Marocco, per capire come questo margine incide sulla formazione di droga prezzi e cercare di regolamentarli.
Ha aggiunto che paesi come Francia, Spagna e paesi arabi come l’Arabia Saudita vengono utilizzati come riferimenti per fare questi confronti e regolare i prezzi dei farmaci. Il confronto riguarda sette paesi, tra cui anche l’Arabia Saudita, che si basa anch’essa su questo metodo. Ciò significa che i prezzi verranno confrontati direttamente con sette Paesi e indirettamente con più di venti altri Paesi, precisando che nel prossimo futuro anche il metodo di confronto verrà rivisto.
Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi dei medicinali in rapporto al potere d’acquisto dei cittadini, Tahraoui ha indicato che il ministero sta cercando di affrontare questo problema adottando misure volte a ridurre significativamente il prezzo dei medicinali. Ricorda che nel corso della legge finanziaria 2024 è stata applicata una significativa riduzione fiscale sui prezzi di circa 4.500 medicinali, sia originali che generici.
Il ministro ha inoltre precisato che questi sforzi saranno rafforzati e che nei prossimi giorni sarà pubblicato un nuovo decreto che prevede la riduzione dei prezzi di 169 medicinali, compresi quelli per malattie croniche. Lui ha sottolineato che la soluzione più efficace per risolvere questo problema resta quella di promuovere la produzione locale, soprattutto di farmaci generici, al fine di aumentare la capacità nazionale di questa industria.
Tahraoui ha insistito sul fatto che la sicurezza sanitaria è, in generale, un obiettivo e una priorità per il governo durante l’anno fiscale 2025.
Il ministro ha affrontato anche le cause della carenza di scorte di medicinali, precisando che tali carenze sono spesso dovute a fattori che esulano dal controllo del ministero. Tra i motivi principali ha menzionato la carenza di molti medicinali nei paesi esportatori, l’assenza di produzione locale di medicinali generici in Marocco, nonché l’aumento della domanda di determinati medicinali in determinati periodi.
Nonostante questi vincoli, ha aggiunto che il Ministero si sta impegnando per soddisfare le esigenze delle strutture sanitarie e dei cittadini, in particolare attraverso le riforme, in particolare la regolamentazione giuridica di questo settore, e gli sforzi forniti da diversi partner, in particolare il Ministero dell’Economia e delle Finanze , con finanziamenti permanenti destinati all’acquisto di medicinali.
Egli ha osservato che questi sforzi si riflettono nel disegno di legge finanziaria 2025, attualmente in discussione, che prevede una dotazione di quasi 1,8 miliardi di dirham per i medicinali. Il ministro ha indicato che il ministero si sta muovendo verso il rafforzamento dei farmaci generici, che costituiscono una soluzione importante.
Inoltre, il ministro ha sottolineato che la politica farmaceutica e la gestione delle scorte di medicinali sono questioni importanti. Non c’è dubbio che la politica farmaceutica rientra nella strategia nazionale per l’approvvigionamento e la distribuzione dei medicinali e dei dispositivi medici, e questa strategia è accompagnata da una serie di misure e iniziative.
Ciò comporta in particolare l’aumento del budget destinato ai medicinali, che raggiungerà 1,8 miliardi di dirham nel quadro dell’attuale legge finanziaria, nonché l’annuncio di numerosi bandi di concorso pubblici per l’acquisto di medicinali in carenza.
Il ministro ha menzionato anche il sistema informatico dei medicinali, che permette di seguirne la distribuzione dai centri alle regioni e di integrarli nel sistema informatico per gestire le scorte. Lui ha precisato che l’obiettivo è quello di estendere questo sistema a tutte le regioni, il che permetterà di monitorare l’entrata e l’uscita dei medicinali, così come di identificare meglio le carenze nelle regioni e la possibilità di colmarle con altre regioni contribuendo a rendere i mercati della droga più precisi.