Nel pieno del caso Boualem Sansal, l’appello di Albert Camus contro la pena di morte

Nel pieno del caso Boualem Sansal, l’appello di Albert Camus contro la pena di morte
Nel pieno del caso Boualem Sansal, l’appello di Albert Camus contro la pena di morte
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Mentre lo scrittore franco-algerino viene processato in Algeria per aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato, giovedì compaiono lettere di Albert Camus in difesa degli algerini condannati a morte dalla Francia.

Coincidenza della notizia: mentre lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal viene processato in Algeria per aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato, giovedì compaiono lettere di Albert Camus in difesa degli algerini condannati a morte dalla Francia. Queste lettere fanno parte di una raccolta di testi politici del filosofo originario dell’Algeria francese, IV attualepubblicato dalle Edizioni Gallimard e fondato tra gli altri da sua figlia Catherine Camus.

Poco prima della sua morte accidentale nel gennaio 1960, Camus stava lavorando alla composizione di quest’opera. E non doveva necessariamente parlare dell’Algeria, coperta da Corrente IIIcompilazione di Cronache algerine pubblicato nel 1958. In tutto questo IV attuale postumo, volume di quasi 500 pagine, si legge « Contro la pena di morte (Tunisia, Algeria, Iran) » E « Ulteriori informazioni sulla pena di morte » che riguardano la sua terra natale. Perché la scrittrice, premio Nobel nel 1957, viene spesso ricondotta a lei, dilaniata dalla guerra d’indipendenza dalla fine del 1954. « Lei è abbastanza presente. Camus alla fine della sua vita non ha rinunciato a recitare in Algeria. Il fatto che gli sia vietato parlare, in un campo o nell’altro, non gli impedisce di farlo. »commenta, intervistato dall’AFP, lo storico Vincent Duclert che ha partecipato a questa edizione.

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« Vivevo nel suo quartiere »

Boualem Sansal, 75 anni, critico del potere algerino, ha sempre ammirato Camus. « E’ un autore che adoro. Per me rappresenta la letteratura algerina. Inoltre, la coincidenza della vita è che quando ero bambino vivevo nel suo quartiere. (…) Ho visto sua madre. È stato il mio primo scrittore, il primo che ho letto », ha spiegato nel 2010 al quotidiano Umanità.

L’avvocato di Boualem Sansal ha annunciato martedì che il suo cliente, arrestato a metà novembre all’aeroporto di Algeri, era « posto in stato di detenzione ai sensi dell’articolo 87 bis del codice penale algerino che punisce ogni attentato alla sicurezza dello Stato ». Questo articolo fornisce « la pena di morte »talvolta pronunciata dai tribunali algerini, ma mai applicata dal 1993.

L’autore di Lo stranieroa suo tempo, dovette invece affrontare esecuzioni. Nel giugno del 1956 i separatisti Ahmed Zabana e Abdelkader Ferradj furono i primi ghigliottinatori della guerra d’Algeria. Altri sarebbero seguiti, tra cui il francese Fernand Iveton nel febbraio 1957 IV attuale, Nell’ottobre 1957, Camus implorò il presidente del Consiglio Guy Mollet « misure di generosità »vale a dire rallentare le condanne a morte.

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« Certamente crudele »

A dicembre scrisse al presidente della Corte d’assise di Parigi: « Sono, per motivata convinzione, contrario alla pena di morte in generale ». Aggiunge: « Sono contrario alle tesi e alle azioni del FLN »il movimento indipendentista. E per lui, le condanne a morte « comprometterebbe ulteriormente la speranza di una soluzione ». Nel gennaio 1959 si rivolse al presidente della Repubblica Charles de Gaulle « tre casi di prigionieri nel braccio della morte » che può ancora essere perdonato. Invoca « circostanze che, a mio avviso, renderebbero forse impolitica e certamente crudele una punizione definitiva ».

Le posizioni di Camus sulla pena capitale sono state dibattute. Nel settembre 2023, un accademico franco-americano, Olivier Gloag, stava facendo progressi nel processo Dimentica Camus che il filosofo era selettivo: a volte si presentava come un abolizionista, a volte restava in silenzio anche se alcuni gli avevano chiesto di alzare la voce quando un’esecuzione era imminente. È intervenuto o no a favore del comunista Fernand Iveton? La questione rimane dibattuta. Secondo Vincent Duclert, « Camus non rinuncia a difendere la libertà in Algeria, cioè la possibilità, del tutto utopica, che la guerra finisca e la società algerina si riconcili. ».

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