Per quanto riguarda i soldati morti in combattimento, chiede una stele in omaggio a “questi esseri sensibili che hanno perso la vita nel terrore e nell’agonia”. Dopo l’incendio scoppiato il 2 novembre in una fattoria a Lamballe (Côtes-d’Armor), in cui sono morti 2.000 suinetti e 920 scrofe, l’associazione Peta ha chiesto l’installazione di un monumento commemorativo sul luogo del disastro.
L’associazione per la difesa dei diritti degli animali ha appena scritto in questo senso al sindaco di Lamballe, consegnando il testo della targa commemorativa sulla quale si leggeva: “In ricordo dei maiali morti nell’incendio di una fattoria vicina. Se fossimo tutti vegani, questo non sarebbe successo”.
“Tutti possono salvare vite umane diventando vegani”
In un comunicato stampa, Mimi Bekhechi, vicepresidente della Peta per l’Europa, è indignata per la sorte riservata ai maiali, “animali allevati e uccisi a scopo alimentare che spesso vivono stipati in capannoni bui dove non possono soddisfare i loro bisogni naturali e talvolta non vedono mai luce del giorno fino al giorno in cui saranno condotti al macello”. “Ognuno di noi può salvare vite umane, semplicemente diventando vegano”, conclude.
L’incendio che ha devastato l’allevamento di suini è avvenuto a Lamballe, la mecca dei suini in Bretagna. È qui che ha sede Cooperl, leader nella produzione di carne suina in Francia. Nei suoi tre macelli, l’azienda bretone macella ogni anno quasi 5 milioni di suini.
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