NARRAZIONE – In difficoltà sul fronte dell’esercito russo, Kiev vede i suoi sforzi di reclutamento appesantiti dalla corruzione di coscritti e funzionari pubblici.
Camminando a passo spedito, con la testa appoggiata alle spalle, un’ombra nera percorre il viale principale della residenza. Illuminate dalla pallida luce di un unico lampione, le imponenti sagome degli edifici sovietici sembrano bucare le folte chiome delle acacie. L’uomo sale sull’auto, parcheggiata vicino alla pompa di benzina. Olexandr* tiene il berretto nero e il colletto con la cerniera sul mento. I suoi sguardi attraverso la finestra e i suoi gesti bruschi tradiscono il suo disagio. Olexandr è rimasto rinchiuso in casa per sei mesi per evitare la leva militare, che in Ucraina riguarda tutti gli uomini normodotati tra i 25 e i 60 anni.
A 39 anni Olexandr non vuole andare in guerra. È pronto a tutto pur di evitare la mobilitazione. Anche per pagare. Sei mesi fa ha venduto il suo taxi per pagare i 6mila dollari richiesti per ottenere falsi certificati di invalidità. Una somma colossale, in un Paese dove lo stipendio medio non arriva a 400 euro al mese. La somma deve averlo scalfito…
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