Quale futuro sportivo per Paul Pogba?

Quale futuro sportivo per Paul Pogba?
Quale futuro sportivo per Paul Pogba?
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Poco risparmiato dagli infortuni dal 2020 e dagli affari legali che coinvolgono familiari e amici dall'estate del 2022, per i quali sei dei suoi parenti sono sotto processo da questo martedì, la carriera di Paul Pogba ha preso una svolta completamente diversa l'11 settembre 2023. Quel giorno, l'Agenzia italiana antidoping (NADO) ha fatto una rivelazione particolarmente problematica: il francese è risultato positivo alla sostanza dopante DHEA, il 20 Agosto 2023, nel corso della prima giornata della stagione di Serie A 2023-2024. Il resto somiglia a una lenta discesa agli inferi: fermato in via precauzionale, il nazionale francese viene definitivamente squalificato per quattro anni.

Mentre il centrocampista proclama la sua innocenza gridando all'ingiustizia e cerca con tutti i mezzi di far sentire la sua versione dei fatti, il Tribunale Amministrativo dello Sport (TAS) annuncia finalmente, venerdì 4 ottobre 2024, la riduzione della sua sanzione a 18 mesi. “Finalmente l'incubo è finito”, ha reagito l'ex giocatore del Manchester United. “Dopo la decisione del CAS, ora posso guardare avanti al giorno in cui potrò perseguire nuovamente i miei sogni”, continua. L'obiettivo è chiaro: ritrovare la terra.

Quale livello per il piccone?

Resta il fatto che Paul Pogba ora si ritrova senza club e resta il vero dubbio sul suo livello fisico. Nonostante la riduzione della squalifica e un possibile ritorno in campo da marzo 2025, il suo contratto con la Juventus Torino è stato risolto dopo un accordo tra le due parti. Non sorprende per un giocatore che in due stagioni e mezzo ha disputato solo 12 partite tra tutte le competizioni, nonostante uno stipendio da 11 milioni annui. Soprattutto perché la Vecchia Signora ha, quest'anno, iniziato un nuovo ciclo con Thiago Motta alla guida e una nuova strategia incentrata sui giovani. Ma La Pioche avrebbe potuto svolgere anche un ruolo di mentore per supervisionare una squadra priva di esperienza nel panorama europeo.

A meno che la sua condizione fisica non fosse ritenuta incompatibile con l'alto livello… Perché anche se il suo talento con la palla, la sua intelligenza tattica e la sua visione non sono certo scomparsi, va detto che da quattro anni il campo dei centrocampisti colleziona ferite. Malleolo, tendini del ginocchio, polpaccio, grave infortunio al ginocchio… Tutto va bene. Questa crescente fragilità, sommata all'assenza dal campo a causa della squalifica, non depone a favore di un ritorno alla ribalta del giocatore che presto festeggerà il suo 32esimo compleanno. Un altro aspetto cruciale per sperare di tornare ad essere il giocatore che è stato: la mentalità. Tra le vicende extrasportive in cui è intrappolato e l'emarginazione sportiva, ci vorrà un lavoro psicologico importante per ritrovare uno stato d'animo compatibile con l'altissimo livello.

Nonostante ciò, il suo nome è stato citato dalla stampa italiana per alcune destinazioni, sicuramente un po’ più esotiche. Là Gazzetta dello Sport per esempio, ha recentemente accennato alla possibilità che Pogba si unisca agli Stati Uniti e alla MLS, dove diverse squadre lo avrebbero avvicinato e dove giocano Hugo Lloris, Olivier Giroud e persino Lionel Messi. Un'altra pista, sicuramente la più attraente dal punto di vista finanziario, con la partenza verso il nuovo Eldorado e l'Arabia Saudita. Resta il fatto che la partenza dal Vecchio Continente segnerebbe senza dubbio la fine della sua avventura con i Blues, cosa che il Piccone forse non è ancora pronto ad accettare. Resta infine il sogno di un'ultima sfida europea.

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