La seconda edizione del Barometro Internazionale dell’Alimentazione Sostenibile di Sodexo (condotto nel luglio 2024 tra 7.000 persone negli Stati Uniti, India, Brasile, Francia e Regno Unito) conferma l’ottima immagine del cibo sostenibile in tutti i paesi: il 74% di loro ha un percezione positiva o molto positiva di esso. Per due terzi dei consumatori il cibo sostenibile contribuisce a migliorare la qualità della vita: più sano ed equilibrato, è percepito come benefico per la salute (47%). Ampiamente riconosciuto è anche il suo impatto positivo sull’ambiente (51%) e sulla tutela della biodiversità (43%). Questo entusiasmo, però, tende a sgretolarsi nei Paesi “industrializzati” in cui la percezione del cibo sostenibile è “molto positiva” solo per il 20-30% dei cittadini a causa del contesto inflazionistico. Qualunque sia il loro interesse per l’argomento, prezzo, gusto e salute sono le 3 leve più adatte per coinvolgere tutti i consumatori verso il cibo sostenibile.
Prezzo, gusto, salute
Per tutti i consumatori, il prezzo rimane il criterio numero 1 nella scelta dei prodotti alimentari (il 73% lo colloca tra le prime cinque scelte), molto più avanti dei criteri ambientali (27%). Il gusto si posiziona dopo il prezzo come uno dei punti determinanti nella scelta di un prodotto alimentare. Anche la salute si sta affermando come elemento chiave: il valore nutrizionale e la composizione di un prodotto compaiono come 3° e 4° fattore di scelta. Dietro gli agricoltori (43%) e gli operatori agroalimentari (38%), i cittadini si aspettano che gli operatori della ristorazione svolgano un ruolo di primo piano nella transizione verso un’alimentazione più sostenibile (in aumento di 8 punti rispetto al 2023) condividendo idee di ricette con prodotti sostenibili o dando consigli di preparazione o di cucina.
Sostegno ai produttori locali, una priorità per i francesi
Molto sensibili ai prezzi, i francesi attribuiscono maggiore importanza al sostegno dell’economia e dei produttori locali come vantaggio di un’alimentazione sostenibile (45% rispetto al 38% complessivo). Inoltre, l’origine locale di un prodotto è molto più importante per i francesi che per gli altri intervistati (42% contro il 27% complessivo). Infine, il piacere e la diversità dell’offerta sembrano essere leve essenziali per coinvolgere i francesi verso un’alimentazione sostenibile.