Disneyland Paris: l’aumento dei prezzi indigna i visitatori

Disneyland Paris: l’aumento dei prezzi indigna i visitatori
Disneyland Paris: l’aumento dei prezzi indigna i visitatori
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I fan del mondo di Topolino non hanno finito di ingoiare i serpenti. Dopo aver annunciato a metà novembre che i posti migliori per assistere alla sfilata di Natale sarebbero diventati a pagamento, Disneyland Paris ha svelato la settimana scorsa un nuovo importante cambiamento. Infatti, la flotta adotterà presto la tariffazione dinamica, un sistema ampiamente utilizzato tra le compagnie aeree, ad esempio. Riassumendo: più tardi prenoti, più ti piange il portafoglio.

Fino ad allora, il parco di Marne-la-Vallée proponeva prezzi che variavano a seconda del periodo (vacanze scolastiche, fine settimana, bassa stagione, ecc.). I prezzi erano logicamente più alti nelle date più impegnative, ma rimanevano fissi. Questa è ormai storia, poiché con questo sistema di prezzi dinamico, i prezzi varieranno a seconda della domanda: prima i visitatori prenoteranno, meno ne risentiranno i loro risparmi. D’altra parte, dovranno spendere una fortuna per andare al parco nelle date più popolari, come Halloween o Capodanno.

Concretamente, i prezzi più bassi per un biglietto d’ingresso per adulti partono da 50 euro (per un parco), mentre fino ad ora erano 56 euro. Il prezzo massimo sarà di 119 euro, ad eccezione del 14 luglio, Halloween e Capodanno. Dando un’occhiata al calendario dei prezzi del parco questo martedì, vediamo che l’ingresso per adulti in uno dei due parchi Disney giovedì 12 dicembre costa 65 euro (90 euro per entrambi i parchi), rispetto ai… 150 euro del 31 dicembre ( 175 euro per entrambi i parchi).

Disneyland Paris spiega che il suo obiettivo è offrire “più trasparenza e migliore visibilità” ai clienti. Ora è possibile prenotare con 18 mesi di anticipo o 6 mesi prima del solito. Ma è soprattutto il parco a guadagnarci in questa storia: “Avere un prezzo unico per tutti i consumatori in un dato momento non è necessariamente ottimale, né per il consumatore né per l’azienda. E questo vale soprattutto per le aziende che hanno bisogno di gestire la capacità. I parchi di divertimento ne fanno parte”, spiega Mickaël Mansart, specialista in questioni di monetizzazione, a Europe 1.

“Creerà disuguaglianza tra i consumatori. Avvantaggiano coloro che possono prenotare in anticipo e svantaggiano coloro che non possono anticipare», lamenta Grégoire Mialet, esperto di comunicazione, su RMC. Lo specialista prende l’esempio dei genitori di bambini in affidamento condiviso, il cui calendario non è stabilito con molto anticipo. Sul social network si rammarica, ad esempio, di un internauta. “È un furto organizzato”, si legge ancora sul social network.

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