A proposito di lavoro, dal 1° gennaio 2025 il gruppo americano Amazon metterà fine al telelavoro. Comunque si è ambientato bene con noi dopo il Covid… e non si tratta di allontanarlo. In particolare, permette di trovare un equilibrio tra vita privata e professionale.
Nel 2024 il 25% dei lavoratori sarà autorizzato al telelavoro uno o due giorni alla settimana. Due anni fa era solo il 14%, una tendenza che ha acquisito slancio in Belgio. “Rende le cose più facili, soprattutto quando lavori a Bruxelles e hai un lungo viaggio da fare. Ma invece per le relazioni sociali, il telelavoro, trovo che non sia l’ideale“, nota un passante.
“Lo trovo facile, risparmio tempo sul routing e tutto il resto. Per me è facile, ma se un giorno qualcuno mi dicesse che è finita, ci conviveremo“, ne ipotizza un altro. Eliminare il telelavoro è proprio la decisione presa dal gruppo americano Amazon. Da gennaio tutti i lavoratori dovranno tornare in ufficio a tempo pieno. Qui le aziende non vanno in questa direzione .
Il capo di un’azienda di servizi IT autorizza due giorni di telelavoro alla settimana. “Oggi siamo molto contenti dell’equilibrio che siamo riusciti a trovare. Non vediamo alcun abuso, abbiamo una produttività estremamente preziosa. E su questo punto tutte le parti sociali dell’azienda sono allineate. Quindi non vedo alcun motivo per cambiare oggi, è una formula che funziona“, stima Manuel Pallage, direttore generale del gruppo NSI.
L’equilibrio tra lavoro e vita privata è un punto cruciale per i lavoratori di oggi. “La flessibilità è in realtà una delle tre sfide principali per i datori di lavoro. Resta infatti un elemento molto importante per riuscire ad attrarre le persone e anche per riuscire a trattenerle nella società.“, osserva Kathleen Jacobs, consulente legale di SD WORX.
Secondo un’indagine dell’FPS Mobilità e Trasporti, il telelavoro aiuta a evitare 34 milioni di chilometri di spostamenti ogni giorno, di cui 16 milioni in auto.
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