le ultime intenzioni di voto pubblicate, ecco cosa rivela il nostro compilatore

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le ultime intenzioni di voto pubblicate, ecco cosa rivela il nostro compilatore
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HuffPost con AFP Sondaggi legislativi 2024: pubblicate le ultime intenzioni di voto, ecco cosa rivela il nostro compilatore

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Sondaggi legislativi 2024: pubblicate le ultime intenzioni di voto, ecco cosa rivela il nostro compilatore

POLITICA – Al casinò, pare ” piazza le tue scommesse, basta scommesse “. In politica ci incontriamo domenica alle 20 per l’annuncio dei risultati. Il blitz elettorale legislativo termina questo venerdì 28 giugno alle 23:59. A poche ore dalla scadenza, gli istituti elettorali hanno pubblicato i loro ultimi studi sulle intenzioni di voto.

L’HuffPost li ha aggiunti al suo compilatore (visibile qui sotto) che offre ora un’istantanea definitiva dell’opinione pubblica prima che gli elettori entrino nella cabina elettorale domenica.

Prima lezione: il Raggruppamento Nazionale ha registrato progressi nelle tre settimane successive allo scioglimento a sorpresa annunciato da Emmanuel Macron. Il partito di estrema destra che vuole portare Jordan Bardella a Matignon è accreditato in media con il 36,2%, cioè il doppio del punteggio ottenuto nel 2022 (18,7%) e anche più del 31,4% degli europei.

La sinistra si assesta nel rettilineo finale

Al secondo posto, la sinistra è riuscita in una prima scommessa: unirsi in tempi record per evitare la dispersione dei voti europei e riuscire a qualificarsi al secondo turno. Ma dopo una dinamica positiva nelle prime due settimane, le intenzioni di voto tendono a stabilizzarsi negli ultimi giorni della campagna. Con 28,1, al Nuovo Fronte Popolare viene attribuito un punteggio migliore di quello ottenuto nel 2022 (25,7%) ma resta al di sotto del totale della sinistra alle elezioni europee (31,5%).

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In terzo luogo, la maggioranza presidenziale non sembra avere alcun impatto su questa campagna, con le intenzioni di voto a suo favore che cambiano solo leggermente. Ai candidati sostenuti da Emmanuel Macron e Gabriel Attal viene attribuito in media il 20,3%. Questo è sicuramente migliore del punteggio di Valérie Hayer agli Europei ma in calo rispetto al 2022 (25,6%).

Tutto ciò si riflette nelle proiezioni dei posti che dovranno però essere prese con ancora più precauzioni del solito, soprattutto perché la configurazione del secondo turno dipenderà dalla partecipazione. Un candidato che ha ottenuto il 12,5% degli iscritti può restare anche se è terzo e causare così triangolari.

La Rn verso la maggioranza assoluta

L’indice di partecipazione misurato dai diversi sondaggi si aggira intorno al 65% (un dato corroborato dal record di deleghe accertato), i candidati potrebbero mantenersi con meno del 20% dei voti al primo turno. Da quel momento in poi si porrà la questione della permanenza dei candidati arrivati ​​terzi e delle istruzioni di voto date dagli eliminati.

A questo punto le proiezioni confermano la dinamica a favore dell’estrema destra. Mentre pochi giorni fa nessun sondaggio dava alla RN la maggioranza assoluta, ora ottiene più dei 289 seggi necessari nella fascia alta. In media, al partito di Jordan Bardella vengono attribuiti 269 seggi, più del triplo dell’attuale gruppo RN nell’Assemblea (88 deputati).

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In secondo luogo, anche il Nuovo Fronte Popolare sta progredendo rispetto al 2022, ma in proporzioni minori. Gli vengono accreditati 168 seggi, contro i 144 dell’emiciclo del 9 giugno. Se i risultati del 7 luglio somigliassero a quelli di questi sondaggi finali, il grande perdente sarà la maggioranza presidenziale. La soglia dei 100 posti non è nemmeno garantita (94 nella proiezione) per un campo che tre settimane fa ne contava 250.

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