Gli Emirati Arabi Uniti hanno arrestato tre persone responsabili dell’omicidio del rabbino Zvi Kogan, residente ad Abu Dhabi, ha annunciato domenica sera il ministero degli Interni degli Emirati, aggiungendo che l’omicidio è stato compiuto “in tempi record”.
La dichiarazione sottolinea la “capacità del Paese di trattare con fermezza chiunque tenti di minare la sicurezza e la stabilità della società”.
Kogan era un cittadino israelo-moldovo, ma la dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti lo nomina solo “cittadino moldavo”.
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Secondo la dichiarazione, è stata aperta un’indagine dopo che la famiglia di Kogan ne ha denunciato la scomparsa. I risultati dell’indagine saranno resi noti una volta completata.
“Gli Emirati Arabi Uniti, con tutte le loro istituzioni, non risparmieranno alcuno sforzo per prevenire eventuali attacchi contro i loro cittadini, residenti e visitatori”, si legge nella dichiarazione, aggiungendo che “tutte le agenzie di sicurezza stanno lavorando 24 ore su 24 per proteggere la stabilità della società e garantire la sostenibilità dei più alti livelli di sicurezza e incolumità stabiliti sin dalla fondazione dello Stato.
Le autorità israeliane avevano precedentemente annunciato che il corpo di Kogan era stato ritrovato nella città emiratina di Al Ain, al confine con l’Oman, a circa 150 chilometri da Abu Dhabi.
Il giorno prima, i media israeliani avevano riferito che le autorità sospettavano che diversi cittadini uzbeki reclutati dall’Iran avessero aggredito il rabbino e poi fossero fuggiti in Turchia.
Israele lo ha definito “uno spregevole atto di terrorismo antisemita”, promettendo di utilizzare tutti i mezzi disponibili per consegnare alla giustizia gli autori di questo omicidio.
Kogan lavorava ad Abu Dhabi dal 2020, anno della normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Emirati Arabi Uniti.
Kogan era anche un parente del rabbino Gavriel Holtzberg, ucciso insieme a sua moglie in un attacco terroristico a Chabad Nariman a Mumbai nel 2008, secondo N12.
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