Attraverso il suo braccio armato, Hamas ha annunciato che un ostaggio detenuto dal 7 ottobre 2023 è morto a Gaza.
Nessuna informazione è stata rilasciata riguardo la sua identità o la presunta morte.
Al momento l'esercito israeliano non ha fornito alcuna conferma.
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Israele e Hamas in guerra
In un comunicato stampa, il braccio armato del movimento islamico palestinese Hamas ha riferito sabato della morte di un ostaggio rapito durante gli attacchi del 7 ottobre. Una morte che sarebbe avvenuta in una zona di combattimento nel nord della Striscia di Gaza, ma che non è stata ancora oggetto di alcuna conferma da parte dell'esercito israeliano.
L'esercito israeliano cerca di confermare queste informazioni
Abou Obeida, portavoce delle Brigate Ezzedine al-Qassam, ha spiegato che la ripresa dei contatti con le guardie degli ostaggi – interrotti da diverse settimane – ha permesso di stabilire che questa donna era stata uccisa in una zona di operazioni dell'esercito israeliano a il nord del territorio palestinese. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli sulla data e sul luogo, sull'identità della vittima o sulle circostanze della sua presunta morte.
L'esercito israeliano, da parte sua, afferma che sta esaminando queste affermazioni. Tuttavia, a questo punto confida di non essere in grado né di confermarli né di smentirli. Riferendosi a un video pubblicato da Hamas che mostrava l'ostaggio morto, l'esercito ha affermato di sì “in contatto con la sua famiglia e tenerli informati di tutte le informazioni disponibili.”
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Da parte di Hamas, Abou Obeida ha chiarito che anche la vita di un altro ostaggio tenuto insieme alla presunta vittima è in pericolo. Ha colto l’occasione per scaricare la colpa sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sul suo governo e sul suo esercito.
Durante l’attacco senza precedenti dei commando di Hamas del 7 ottobre 2023, 251 persone sono state rapite sul suolo israeliano. A Gaza rimangono 97 ostaggi, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall'esercito. Una tregua nel novembre 2023, l’unica dall’inizio della guerra, ha consentito il rilascio di più di 100 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
Nonostante l'annuncio non confermato delle Brigate Ezzedine al-Qassam, secondo un conteggio dell'AFP rimangono 10 donne presumibilmente vive come ostaggi, tra cui cinque soldati. Da notare che nelle file israeliane, Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì che una ricompensa di cinque milioni di dollari sarà offerta a chiunque riporti indietro un ostaggio tenuto a Gaza.