L’ambasciatore russo a Londra afferma che il Regno Unito è ora “direttamente coinvolto” nel conflitto

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Mercoledì i media britannici hanno riferito che l’esercito ucraino ha lanciato per la prima volta missili britannici Storm Shadow a lungo raggio per raggiungere la Russia.

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Pubblicato il 22/11/2024 13:04

Aggiornato il 22/11/2024 13:04

Tempo di lettura: 2 minuti

type="image/avif">>Vladimir Poutine, 29 marzo 2023. (GAVRIIL GRIGOROV / SPUTNIK)>>
Vladimir Putin, 29 marzo 2023. (GAVRIIL GRIGOROV / SPUTNIK)

La guerra delle parole. Giovedì 21 novembre la Russia ha utilizzato un missile balistico a raggio intermedio progettato per lanciare una testata nucleare sul Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale. UN “risposta adeguata” secondo il Cremlino, dopo l'uso di missili americani e britannici durante due bombardamenti ucraini sul suolo russo.

Anche l'ambasciatore russo a Londra, Andreï Kelin, afferma che il Regno Unito è ormai “direttamente coinvolti“nella guerra tra Russia e Ucraina, dopo l'uso dei missili Storm Shadow da parte di Kiev per colpire il territorio russo, non confermato in questa fase da parte britannica.”Assolutamente sì, il Regno Unito è ora direttamente coinvolto in questa guerra, perché un simile attacco non può avvenire senza (l’uso di) truppe della NATO, truppe britanniche“, ha detto l'ambasciatore in un'intervista a Sky News.

Secondo Andrei Kelin, le armi fornite dal governo britannico non erano destinate ad essere utilizzate”solo sul suolo ucraino”che crede di essere stato”ingannato“.

Il primo ministro Keir Starmer non ha reagito direttamente. Ha lasciato che un portavoce del numero 10 di Downing Street rilasciasse una breve dichiarazione ai media, con questo messaggio: Il governo britannico non si farà scoraggiare o distrarre dai commenti di Vladimir Putin o dell'ambasciatore russo.

Stamattina Keir Starmer aveva già detto più o meno la stessa cosa, aggiungendo, prima ancora delle sue dichiarazioni minacciose, che Vladimir Putin è un uomo “che vuole la distruzione, non la pace.

Il Regno Unito è uno dei principali fornitori di aiuti militari all’Ucraina, sia per la fornitura di armi che per l’addestramento dei soldati ucraini sul territorio britannico. D’altronde Londra ha sempre affermato di non avere intenzione di inviare truppe britanniche sul suolo ucraino.


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