Gasum ferma le importazioni di GNL russo a seguito delle sanzioni dell’UE

-

Gasum, uno dei principali fornitori di gas della regione nordica, ha annunciato che smetterà di acquistare e importare GNL russo a partire da luglio. La mossa è in linea con il nuovo pacchetto di sanzioni imposte dall’Unione Europea contro la Russia, prendendo di mira per la prima volta le esportazioni di gas del Paese. La recente adozione da parte degli Stati membri dell’UE del 14° pacchetto di sanzioni segna un passo significativo nella pressione sulla Russia. Tra queste sanzioni, una clausola vieterà l’acquisto o l’importazione di GNL russo attraverso terminali dell’Unione Europea non collegati alla rete del gas dell’UE. Questa misura, aggiunta su richiesta di Svezia e Finlandia, consente a questi paesi di risolvere alcuni contratti GNL. A differenza di altre sanzioni sul GNL che entreranno in vigore solo nel 2024, questa clausola specifica per Finlandia e Svezia entrerà in vigore dal 26 luglio.

Rispetto delle sanzioni e conseguenze contrattuali

Gasum ha chiarito che le sanzioni imposte dall’UE non gli consentono di rescindere il contratto con Gazprom Export. Tuttavia, rappresentano una forza importante per quanto riguarda l’acquisto o l’importazione di GNL russo verso terminali off-grid. Il contratto a lungo termine di Gasum con Gazprom Export, concluso prima del 2022, è un accordo “take-or-pay” che impone a Gasum di pagare il gas contrattato indipendentemente dal fatto che venga utilizzato o meno. Senza queste sanzioni, Gasum non avrebbe avuto le basi legali per fermare i suoi acquisti. Già, la maggior parte del GNL approvvigionato da Gasum proviene da paesi diversi dalla Russia. La società ha affermato che sostituirà i volumi russi con forniture provenienti da altre fonti.

Impatto e prospettive Futures

I terminali gestiti da Gasum in Svezia e Finlandia sono tutti interessati dalle ultime sanzioni. L’azienda acquista in particolare GNL dall’impianto di Kryogaz-Vysotsk, controllato dalla società russa Novatek. La decisione di Gasum di cessare le importazioni di GNL russo rappresenta un passo significativo nello sforzo collettivo dell’UE per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico e ridurre la propria dipendenza dal gas russo. Mentre l’Europa continua a rafforzare le sue misure contro la Russia, l’industria energetica deve adattarsi rapidamente per soddisfare le crescenti esigenze di energia pulita e sicura.
La decisione dell’UE di sanzionare le esportazioni di gas russo potrebbe spingere altri paesi e aziende a seguire l’esempio di Gasum. Diversificando le proprie fonti di approvvigionamento, Gasum non solo rispetta le normative europee, ma garantisce anche la continuità e la sicurezza energetica della regione nordica. L’evoluzione delle sanzioni e il loro impatto sul mercato energetico europeo dovranno essere attentamente monitorati. Ciò potrebbe catalizzare una maggiore innovazione e investimenti in soluzioni energetiche alternative e rinnovabili, rafforzando la resilienza energetica dell’Europa a lungo termine.

-

PREV Nelle assise un uomo processato per lo stupro e l’omicidio di una donna di 60 anni a Rostrenen
NEXT La Rn promette, con una modifica della legge finanziaria, la riduzione dell’Iva dal 20% al 5,5% sull’energia (elettricità, gas, olio combustibile) e sui carburanti » Les Souligneurs