Martin Fourcade/Vincent Jay, perché la partita non è finita

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Una settimana prima del prossimo incontro del 28 novembre a Matignon, che potrebbe essere decisivo per la nomina del Ct delle Alpes Françaises 2030, i due finalisti per il posto, Martin Fourcade, che terrà la corda, e Vincent Jay, che resta in carica partita, sono nella sala d’attesa aspettando febbrilmente la fumata bianca. Decrittazione in “money-time”.

Dopo la sua infuocata dichiarazione su L’Equipe del 23 ottobre di assumere la presidenza del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici (COJOP), Martin Fourcade ha piegato la incontro ? “C’è un quadro che è stato definito, con un requisito di sobrietà ambientale e finanziaria, ora dobbiamo studiare chi si inserisce in questo quadro con collegialità e obiettività”, continua ad affermare nei giorni scorsi Fabrice Pannekoucke, presidente della regione AURA . “Ma non dimenticate Marie Martinod… È la mia vicina, è eletta da Aime-La-Plagne…” aggiunge il sindaco di Moûtiers. “Dal momento in cui Fourcade ha alzato il dito, la partita è finita. Eppure ancora non lo sappiamo”, confida un esperto in materia.

A Matignon, un consigliere precisa riguardo alla formalizzazione della governance della COJOP il 28 novembre che “non è garantita ma non è esclusa”.

Resta il fatto che per questo casting per la presidenza della COJOP, i due candidati più importanti sono i due ex campioni olimpici di biathleti, Martin Fourcade e Vincent Jay.

La decisione presa dal “Club dei 5”

Altra domanda: chi decide questa nomina che dovrebbe essere ufficializzata il 28 novembre, nel corso di un nuovo incontro di tutti gli attori a Matignon? “Il club dei 5”, secondo le parole di un saggio intenditore. Si tratta delle regioni AURA (con il suo presidente Fabrice Pannekoucke e il suo consigliere speciale Laurent Wauquiez) e PACA (con Renaud Muselier) – piuttosto pro Vincent Jay -, il Comitato olimpico e sportivo nazionale francese, il Comitato sportivo e paralimpico francese (CPSF) – piuttosto a favore di Martin Fourcade. Con lo Stato arbitro che ha fatto da garante con la firma del primo ministro Michel Barnier.

In attesa di un difficile consenso, tutti usano la propria influenza e le proprie armi. “Chi paga, decide”insiste il meridionale Renaud Muselier. Quindi AURA, PACA e lo Stato con Matignon e l’Eliseo. Anche Alexis Kohler, l’influente segretario generale dell’Eliseo, ha discusso della strategia Alpi francesi 2030 con Michel Cadot, consigliere di Michel Barnier su questo tema. Hanno menzionato il nome del futuro capo? Le diverse aziende lavorano anche per trovare un equilibrio nel futuro consiglio d’amministrazione.

Fourcade tiene bene la corda ma…

Proprio in questa questione politica c’è chi esercita pressioni. “David Lappartient non contribuisce con un centesimo ma è il braccio armato del CIO (di cui è membro come Fourcade, ndr)…” osserva un caro amico del presidente del CNOSF stimando che Martin Fourcade tenga bene la corda in volata ma i giochi non si fanno. Ricordiamo che anche il CIO partecipa attivamente ai finanziamenti.

Martin Fourcade. Foto il DL

Nel tempo del denaro, osserviamo tutti i segni. Martin Fourcade, interpellato, fa sapere “che purtroppo non comunica (più) su Alpi 2030”.

Fourcade e Jay nella sala d’attesa

Ma l’uscita mediatica della leggenda del biathlon per dichiarare la sua candidatura ha molto infastidito le regioni. Più nella forma che nella sostanza. L’aura del cinque volte campione olimpico potrebbe preoccupare i titolari del dossier, alcuni dei quali non avrebbero gradito essere avvisati la sera del giorno prima da un messaggio Whastapp.

Allo stesso livello dei partner dei Pirenei stabiliti sulle rive del lago di Annecy, che da questo annuncio segnano a piccoli tocchi il suo territorio montano. Dovrà partecipare questo giovedì 21 novembre ad Albertville presso il Comitato Sci della Savoia ad una conferenza privata dal titolo “Dalle Olimpiadi del 2024 a quelle del 2030”. “Ma ci ha avvertito che non avrebbe parlato del 2030”, ci ha detto un membro dell’organizzazione. E dal 24 al 27 novembre è atteso alle Etoiles du sport di Tignes.


Vincent Jay qui con Michel Folliet al 50° anniversario degli studi di sci a Bourg-Saint-Maurice.

Cadot ha scambiato con Vincent Jay

Allo stesso tempo, Vincent Jay, che ha anche chiuso i boccaporti, sta lavorando al dossier. Il responsabile del progetto della regione AURA ha partecipato a Chambéry all’assemblea generale della Federazione francese dei club alpini e di montagna (FFCAM), spingendo l’arrampicata su ghiaccio a diventare una disciplina dimostrativa nel 2030. Incontrerà Frapna. L’11 ottobre, il campione olimpico di Vancouver ha parlato con Michel Barnier, poi con Michel Cadot. Era un colloquio di lavoro? Potrebbe sembrare così. Ma in tutti i casi, questo scambio è avvenuto prima del dichiarazione di Martin Fourcade del 23 ottobrealla vigilia di un primo incontro a Matignon.

Per il CIO il tempo stringe

Ad oggi ci sono ancora alcune incognite nell’equazione. Martin Fourcade ha ottenuto garanzie sulla natura della presidenza del COJOP che vuole essere esecutiva per mantenere l’autonomia mentre la creazione di un ufficio esecutivo composto dal Club dei 5 può avere l’apparenza di una sorveglianza del consiglio? Che dire dello stipendio richiesto, le cui stime annuali vanno dai 200.000 ai 400.000 euro?

In assenza di consenso il 28 novembre, la nomina del presidente della COJOP potrebbe essere rinviata. Un’opzione che potrebbe infastidire il CIO che ha fissato la fine di dicembre come data di installazione del COJOP… Il tempo stringe.

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