l’essenziale
Sul set di “Tutto comincia oggi”, una madre racconta la sua lotta per proteggere la figlia, vittima di abusi da parte del padre. Secondo la madre, nonostante le prove raccolte dalle immagini della videosorveglianza, la sua denuncia di stupro incestuoso è stata respinta e suo marito ha ancora la potestà genitoriale sul figlio.
La testimonianza suscitò commozione e indignazione. Sul set di Inizia oggi su France 2, una madre racconta a Faustine Bollaert la sua discesa agli inferi. Séverine racconta di aver scoperto, dopo aver installato delle telecamere a casa sua, che suo marito abusava della loro figlia di sei mesi. Nonostante le prove, la sua denuncia è stata respinta. Una testimonianza che è una delle tante storie raccontate dal collettivo Insecticide, che sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’incesto in Francia con una campagna intitolata “L’appello di 500 madri”.
Séverine, madre di due figli, racconta di lottare da due anni per denunciare gli stupri incestuosi subiti dal suo bambino. Allertata dal comportamento del marito che considera anormale e dalle “tracce” che nota su suo figlio “ogni volta che è sola con suo padre”, Séverine decide di installare delle telecamere nella sua casa. È qui che “cade nell’orrore”. “In queste immagini, lo vediamo due minuti dopo che ho lasciato l’appartamento correre in camera da letto, con il mio bambino in braccio, e andare a prendere dei giocattoli sessuali”, dice la madre. Avvisa immediatamente la polizia e i gendarmi intervengono “in flagranza di reato” a casa sua. Presenta anche una denuncia “Sarà in custodia di polizia per 48 ore”, continua. E poi la mia denuncia è stata chiusa.”
[TW inceste]
Installando telecamere nascoste nella sua casa, Séverine ha scoperto l’orrore…
Ha sporto denuncia contro il marito per stupro incestuoso della figlia di 6 mesi. Da allora ha provato di tutto per proteggere suo figlio…Domani ci sarà uno spettacolo rivoltante #CCA. pic.twitter.com/Bp3G5XJRPY
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Oggi il marito “ha ancora la potestà genitoriale” e “ha mediato il diritto di visita disposto da un giudice”. secondo lei. Ma il centro designato dal giudice «non effettua visite pubblicizzate», spiega la madre. L’organizzazione le ha spiegato che dopo quattro visite il padre potrà restare solo con il bambino e che avrà il diritto di lasciare il centro, assicura. Una cosa inimmaginabile per Séverine che si rifiutava di portare sua figlia a queste visite. “Quindi oggi sei tu quello illegale?” chiede il conduttore. «Esattamente», ha risposto la madre, «ha già presentato denuncia per mancata rappresentanza del minore. […] Sono citato in giudizio. Ci sarà l’udienza a febbraio”, dice la madre.
RT: video scioccante (video di sorveglianza, DNA, bimbo di 6 mesi)
Scandalo di stato ud83cuddebud83cuddf7
Il governo lo sa e tace.
La Francia deve saperlo.Anche con le prove…
Solo l’1% dei furti e delle violenze sessuali commessi contro i bambini ogni anno sono… pic.twitter.com/ZCqqM864wG— incesticide_fr (@incesticide_fr) https://twitter.com/incesticide_fr/status/1852979699980378129?ref_src=twsrc%5Etfw
3 bambini per classe vittime di incesto
Secondo Ciivise, la commissione indipendente sull’incesto e la violenza sessuale contro i bambini, “ogni anno in Francia tre bambini per classe sono vittime di incesto e 5 milioni e mezzo di francesi hanno subito violenza sessuale durante l’infanzia”. Lo scorso marzo, il collettivo Insecticide ha esortato il governo ad attuare urgentemente cinque delle 82 raccomandazioni Ciivise relative alla protezione dei bambini in caso di incesto tra i genitori. Presenti all’Assemblea nazionale, una decina di personalità, tra cui Carla Bruni, Isabelle Carré e Judith Chemla, avevano letto le testimonianze di madri di bambini vittime di incesto.
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“I pedocriminali sono spesso i padri […] ma quando le madri sporgono denuncia, troppo spesso il sistema giudiziario si rifiuta di credergli, e peggio ancora, la giustizia spesso si rivolta contro di loro affidando i loro figli al padre stupratore denunciato anche se le indagini sono in corso, anche se il padre è sotto accusa “, ha dichiarato Sihem Ghars, fondatrice del collettivo, durante uno scambio organizzato presso l’Assemblea Nazionale alla presenza di madri, personalità e della deputata (MoDem) Sandrine Josso.
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La collettività auspica, tra le altre cose, la sospensione del pieno diritto di esercitare la potestà genitoriale e del diritto di visita per il genitore perseguito per stupro o violenza sessuale contro il figlio. Un’altra misura prevede anche la revoca sistematica della potestà genitoriale in caso di condanna per violenza sessuale incestuosa.