Aspetta lì: Commissione europea è l'unico negoziatore degli accordi commerciali ai sensi dei trattati sull’Unione europea, dopo aver ricevuto un mandato dagli Stati membri. Un primo accordo è stato concluso nel 2019, ma mai ratificato. In linea di principio, il mandato adottato non può essere modificato nel corso delle discussioni, ha ricordato questa settimana la presidenza ungherese del Consiglio dell'Unione europea, che riunisce i Ventisette a livello ministeriale.
Una volta che la Commissione ritiene che i negoziati con il Mercosur siano conclusi, pone un progetto di testo sul tavolo del Consiglio per un accordo. La Commissione europea ha due opzioni. Può presentare la bozza di accordo così com'è oppure dividerla in due parti.
Nel primo casosarà necessario che questo trattato di libero scambio venga ratificato dai 27 parlamenti nazionali, perché contiene elementi di competenza nazionale, come la protezione degli investimenti. Nel secondo casoil trattato è diviso in due parti, tra cui una parte strettamente commerciale, la più importante, perché dettaglia tutte le misure riguardanti gli scambi commerciali tra i due blocchi, dall'industria ai servizi, compresa l'agricoltura.
Questa possibilità, denunciata dalla Francia in quanto contraria, a suo avviso, al mandato conferito dai Ventisette alla Commissione, consente l'adozione del testo da parte del Consiglio dell'Ue a maggioranza qualificata.
La Commissione non ha reso nota la sua decisione, ma è probabile che sceglierà di dividere il suo testo, e opterà quindi per un voto a maggioranza qualificata per accelerare il processo decisionale, dicono diverse fonti diplomatiche.
Versare bloccare la decisioneOccorre una minoranza di blocco al momento del voto dei Ventisette. Il voto a maggioranza qualificata prevede che un testo venga adottato se il 55% degli Stati membri, ovvero 15 paesi, che rappresentano almeno il 65% della popolazione, votano a favore. Per impedire questa adozione, è necessario riunire almeno quattro paesi. Ma non basta. Questi devono essere paesi con una popolazione sufficiente per impedire che i sostenitori dell’accordo raggiungano il 65% della popolazione dell’UE.
IL La Francia deve quindi mobilitare altri tre paesi che non può essere solo Malta, Cipro o Lussemburgo. Polonia e Austria hanno già espresso la loro contrarietà in passato, ma la pressione dei difensori, Germania e Spagna in testa, è molto forte.
Il trattatodiviso o no, deve essere ratificato dal Parlamento Europeo. In questo forum, la Francia ha un'altra possibilità di bloccare l'accordo, dato che i deputati sono divisi. La stragrande maggioranza degli eurodeputati francesi, tutte le tendenze politiche messe insieme, sono contrarie. Possono contare su un gran numero di colleghi della sinistra radicale e ambientalisti, ma le cose sono meno chiare al centro, alla destra e all'estrema destra.