Il Libano ha presentato una nuova denuncia al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in merito agli attacchi israeliani sul suo territorio tra il 2 e l’11 novembre 2024, mentre l’escalation tra Hezbollah e Israele si è intensificata dall’8 ottobre 2023, nel contesto di una visita in Libano dell’inviato americano Amos Hochstein martedì per le trattative.
La denuncia fa parte delle denunce periodiche presentate regolarmente dal Ministero degli Affari Esteri attraverso la Missione Permanente del Libano presso le Nazioni Unite a New York per documentare gli effetti dell’aggressione israeliana e le sue ripercussioni sul Libano, e ricordare alla comunità internazionale la necessità di porre fine a tutto ciò, riferisce la nostra corrispondente Hoda Chédid.
La recente denuncia descrive in dettaglio gli attacchi compiuti da Israele dopo l’ultima denuncia presentata dal Libano all’inizio di novembre. Si riferisce al rapimento del libanese Imad Amhaz a Batroun, all’incursione sul territorio da parte di Israele, alla distruzione di interi villaggi e quartieri residenziali come Yaroun, Aïtaroun, Maroun el-Ras, Meis el-Jabal, oltre al continuo attacco ai libanesi esercito, installazioni civili e civili come a Tiro, Barja (caza du Chouf), Almat (caza de Jbeil) e Aïn Yacoub (Akkar), provocando decine di vittime.
La denuncia elenca anche gli attacchi contro veicoli, centri di ambulanza e personale ad Adloun (distretto di Saida), Deir Qanoun, Ras al-Ain e Ain Baal (distretto di Tyr), che hanno provocato la morte di 11 soccorritori, nonché attacchi a luoghi storici edifici storici a Baalbeck e Nabatiyé.
Nella sua denuncia, il Libano ha chiesto ancora una volta al Consiglio di Sicurezza di condannare l’aggressione israeliana, di adottare misure ferme per porvi fine, di obbligare Israele a ritirarsi immediatamente e incondizionatamente dal territorio libanese occupato e di attuare la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. , al quale il Libano aderisce pienamente, al fine di garantire la sicurezza e la stabilità della regione.
Il Libano ha avvertito che l’aggressione israeliana avrebbe gravi conseguenze politiche e di sicurezza e danneggerebbe gli sforzi volti a stabilire la stabilità lungo la Linea Blu. E questo a meno che il Consiglio di Sicurezza non imponga un cessate il fuoco, come previsto nelle sue risoluzioni.