Cambiare comportamenti e arrangiamenti. È quanto chiedono le associazioni Paris en Selle e Better Bicycle Travel (MDB) nel loro “piano d’azione contro la violenza motorizzata”, presentato martedì 19 novembre. poco più di un mese dopo l'omicidio di Paul Varry e mentre questo martedì bisognerà rendere omaggio a questo ciclista di 27 anni durante il Consiglio di Parigi. Membro attivo di Paris en Selle, lui è stato investito da un automobilista il 15 ottobre, dopo un alterco. Quest'ultimo, 52 anni, da allora lo è stato accusato di omicidio e imprigionato.
“La morte di Paul è la forma più estrema di violenza vissuta da ogni parigino che viaggia in bicicletta”, affermano le due associazioni in un comunicato stampa. Di fronte a questa constatazione, hanno chiamato il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e il prefetto della polizia di Parigi, Laurent Nunez “proteggere i ciclisti dalla violenza motorizzata”con l’obiettivo: “zero morti e zero feriti gravi”.
Migliore considerazione della violenza nelle stazioni di polizia
Per questo chiedono Paris en Selle e MDB cambiamento nel comportamento, sia degli utenti della strada che degli agenti di polizia nazionale e comunale. “Quando i ciclisti sono vittime di attacchi è difficile sporgere denuncia. Quando vengono presentate denunce, nella maggior parte dei casi, non vengono avviati procedimenti giudiziari contro gli autori di questa violenza.“, afferma Alexis Frémeaux, presidente della MDB. “La prima priorità” del presidente, è quindi che le autorità “prendi l'argomento!”
Le due associazioni offrono, per esempio la creazione di una squadra di agenti di polizia responsabili della violenza stradale. Propongono inoltre la creazione di una squadra di 50 agenti di polizia municipale, “visibile tutto il giorno”per proteggere il “utenti vulnerabili”. Vogliono soprattutto che le autorità controllino di più e multino gli utenti della strada che non rispettano le regole.
Ci sono 200 incroci da mettere in sicurezza con urgenza
Al di là dei comportamenti, anche le associazioni si aspettano nuovi impianti ciclabili nella capitale. Hanno individuato 200 incroci pericolosi, 10 per circoscrizione, che devono esserlo “emergenza sicura”. Ad esempio, l'incrocio tra Boulevard Magenta e Fubourg Saint-Martin, nel 10° arrondissement. I veicoli che svoltano a destra seguono i ciclisti e “taglio“la priorità, spiegano ad esempio le due associazioni.
Paris en Selle e MDB incoraggiano anche il sindaco di Parigi Anne Hidalgo a garantire “la continuità della rete ciclabile entro la fine del [son] mandatoPer il 2025 le due associazioni si sono fissate 20 assi prioritari da sviluppare in tutti i quartieri di Parigicome Boulevard des Italians nel 9° arrondissement o Rue des Pyrénées nel 20°. Le associazioni lo chiedono al questore “ripubblicare il metodo collaudato” durante i Giochi Olimpici, vale a dire “Collaborare con il Comune per rimuovere gli ostacoli” per installare queste piste ciclabili.