Dopo McDonald's e le sue cipolle, un nuovo scandalo del batterio E. coli scuote gli Stati Uniti, questa volta con le carote biologiche! Domenica, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno identificato un focolaio di E. coli in 18 stati, legati alle carote biologiche prodotte dalla società Grimmway Farms, hanno riportato più media americani, tra cui NPR.
Secondo le autorità sanitarie, una persona è morta e almeno altre 38 si sono ammalate tra il 6 settembre e il 28 ottobre. Gli stati più colpiti sono Washington, Minnesota e New York. Finora nessuno dei 38 casi esaminati ha sviluppato la sindrome emolitico uremica. Secondo la Food and Drug Administration (FDA), i prodotti ritirati potrebbero essere contaminati da un tipo di batterio E. coli che producono tossine Shiga, un ceppo particolarmente pericoloso.
Senza dubbio molti più casi nel Paese
Il CDC ha avvertito che il numero reale di casi potrebbe essere molto più elevato di quello attualmente riportato. “Questo perché molte persone guariscono senza cure mediche e non vengono sottoposte al test per l'Escherichia coli”, si legge in una nota dell'agenzia.
Le indagini hanno stabilito che Grimmway Farms, con sede a Bakersfield, in California, era il fornitore comune di carote consumate dalle persone infette. L’11 novembre l’azienda ha avviato un massiccio richiamo dei suoi prodotti. Questo richiamo riguarda sia le carotine biologiche che le carote biologiche intere vendute tra il 14 agosto e il 23 ottobre.
Molti i marchi preoccupati
I prodotti interessati sono stati venduti con vari marchi, tra cui Trader Joe's, Wegmans, Sprouts, Whole Foods' 365, Target's Good & Gather, Walmart's Marketside, Publix's GreenWise e Kroger's Simple Truth. Un elenco completo è disponibile sul sito web della Food and Drug Administration.
Grimmway Farms ha affermato che le carote ritirate non dovrebbero più essere sugli scaffali, ma ha raccomandato ai consumatori di controllare i loro frigoriferi e congelatori. “I clienti con prodotti ritirati dovrebbero buttarli via e disinfettare tutte le superfici che toccano”, ha consigliato l'azienda. Inoltre, ha indicato che la produzione era stata interrotta nelle aziende agricole coinvolte.