“Ci aspettiamo che il presidente prenda il telefono” per chiamare Vladimir Putin, assicura il portavoce della RN

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Ospite di “8h30 franceinfo”, Laurent Jacobelli ritiene che “per fare la pace, bisogna parlare con i propri nemici”.

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Pubblicato il 18/11/2024 10:29

Aggiornato il 18/11/2024 10:31

Tempo di lettura: 1 minuto

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Il presidente russo Vladimir Putin parla da un vertice tra Russia e paesi africani a Sochi, Russia, il 7 novembre 2024. (MAXIM SHIPENKOV/AFP)

Ci aspettiamo che il Presidente della Repubblica francese prenda in mano il telefono” per chiamare Vladimir Putin, spiega lunedì a franceinfo Laurent Jacobelli, portavoce del Raggruppamento Nazionale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, domenica ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio verso il territorio russo. Si tratta di un cambiamento strategico cruciale da parte degli Stati Uniti, che finora si sono opposti.

Arrampicare non è una buona cosa. La stagnazione della guerra non è una buona cosa. La prospettiva che tutti dobbiamo avere è la pace“, ricorda Laurent Jacobelli. Il Raggruppamento Nazionale si è sempre opposto alla consegna di missili a lungo raggio a Kiev nel conflitto tra esso e la Russia.

Siamo più sensibili alla richiesta di diplomazia del presidente Zelenskyj, del signor Olaf Scholz. Ci aspettiamo che anche il Presidente della Repubblica francese prenda in mano il suo telefono“, spiega. Venerdì il cancelliere tedesco ha parlato telefonicamente con Vladimir Putin. Ha così rotto due anni di silenzio.

Per fare la pace, devi parlare con i tuoi nemici, soprattutto con l’invasore, in questo caso la Russia. Il problema è che oggi il telefono del Presidente della Repubblica è assente perché nessuno lo considera più un interlocutore credibile a causa dei suoi cambi di passo, a causa del risultato delle elezioni di oggi“, deplora Laurent Jacobelli.

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