Una settimana fa, i Portland Trail Blazers hanno subito una sconfitta memorabile contro i Memphis Grizzlies. Una sconfitta da 45 punti (89-134) al termine della quale Chauncey Billups faceva capire ai suoi giocatori che sarebbero stati dannatamente perdenti se fossero riusciti ad addormentarsi quella sera stessa. Da allora, il suo gruppo ha reagito. Tre partite e tre vittorie consecutive, di cui due contro i Minnesota Timberwolves prima di battere domenica sera gli Atlanta Hawks (114-110).
Tre piccoli incontri che potranno alimentare molto entusiasmo nella squadra dell’Oregon. Perché le prime linee del progetto stanno prendendo forma. Uno schizzo di una futura squadra molto interessante vista durante la scorsa settimana. Con un (giovane) uomo al centro di tutto: Shaedon Sharpe. L’esterno canadese viene da due ottime prestazioni con 33 punti segnati contro i Wolves e 32 contro gli Hawks. Con in più il bonus delle ultime 11 pedine della sua squadra e del vincitore della partita domenica.
Sharpe, 21 anni, è finalmente in buona salute e mostra la portata del suo talento offensivo. Quella di un potenziale All-Star in un futuro non troppo lontano. Lungo, iper atletico, mega aereo, solido sui piedi, bravo dalla media distanza con la sua meccanica fluida e un tronco ben consolidato, è capace di creare il proprio tiro da qualsiasi punto del campo. C’è Paolo Giorgio. Forse non sulla stessa scala – PG era un candidato MVP nei suoi anni migliori – ma sicuramente con somiglianze nel profilo.
La cosa più importante per una squadra in ricostruzione è proprio trovare questo alfa marcatore attorno al quale costruire il resto. Shaedon Sharpe sembra tagliato per questo. Senza dubbio più diAnfernee Simonsla cui capacità di segnare è innegabile ma la cui creazione a volte può mancare a un terzino. Non è facile associarlo Scoot Hendersonseconda scelta al draft del 2023 e altro fulcro dello zoccolo duro di Portland.
Il leader fatica a trovare il suo indirizzo ed è piuttosto irregolare ma resta un giocatore molto dinamico capace di formare con Sharpe un duo intrigante e molto atletico. Velocità, rilassatezza e qualità nei passaggi rendono l’ex rivale di Victor Wembanyama un eccellente giocatore di transizione e semi-transizione. Dovrebbe presto essere in grado di brillare nel pick-and-roll.
Perché i Blazers hanno trovato il partner ideale per le loro due giovani stelle. Il gigante Donovan Clingan. Il debuttante è partito male ma da allora si è distinto da titolare in assenza di Deandre Ayton. Le sue dimensioni (2,18 m) lo rendono un protettore del cerchio molto importante. Ad esempio, ha bloccato 8 tiri contro i Timberwolves di Rudy Gobertnon allontanandosi molto dalla tripla doppia. È il perno ideale da difendere in “drop” e allo stesso tempo imporsi come torre di controllo nella racchetta.
Toumani Camara è un “3 e D” che si adatta bene a questo gruppo. Simons, Ayton, Roberto Williams et Deni Avdija sono tutti veterani che potrebbero essere scambiati e riportare indietro altri beni. Sapendo che i Blazers saranno ancora in corsa per pareggiare in alto nel prossimo draft. UN Cooper Flagg o a Asso Bailey darebbe ancora più peso a questo progetto che sta prendendo forma e che invoglia a dare un’occhiata a Portland.