Finalmente un argomento su cui in Francia tutti sono d’accordo. Il Mercosur non è il prossimo successo latino che delizierà la vostra estate, ma piuttosto l’accordo di libero scambio che l’UE vuole firmare con i paesi sudamericani e che sta per accendere il vostro inverno. Ciò alimenta giustamente la rabbia dei nostri agricoltori. Il Paese è unanime, e questo merita di essere sottolineato, da Emmanuel Macron a Michel Barnier, passando per gli agricoltori, tutti i movimenti messi insieme, fino ai nostri parlamentari qualunque sia il loro posto nell’emiciclo. Tutti dicono no al Mercosur.
Questa è la lotta portata avanti dalla Francia per difendere la propria agricoltura, il rispetto degli accordi di Parigi in materia ambientale e il principio di reciprocità di cui tanto soffre la nostra economia. Essere competitivi, sì. A patto che le regole del gioco siano uguali per tutti. E in questa lotta la Francia sembra molto sola. Questo file estremamente importante serve come test match. Permetterà di misurare la nostra influenza nelle istituzioni europee e la nostra capacità di portare o meno i giganti Brasile o Argentina a negoziare questo accordo.
Essere competitivi, sì. A patto che le regole del gioco siano uguali per tutti. E in questa lotta la Francia sembra molto sola
Emmanuel Macron gioca la carta diplomatica. Michel Barnier, fine conoscitore delle lavorazioni europee ed ex ministro dell’Agricoltura, attiva tutte le sue antenne. Gli agricoltori iniziano la mobilitazione in tutta la Francia. La Francia sta mettendo tutta la sua forza nella battaglia e investendo tutto il suo peso nei negoziati. Se l’accordo verrà firmato così com’è, sarà sia un’ammissione di fallimento che una pessima notizia per i nostri agricoltori.
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