Il prezzo dell’olio d’oliva in Marocco raggiunge nuovi livelli

Il prezzo dell’olio d’oliva in Marocco raggiunge nuovi livelli
Il prezzo dell’olio d’oliva in Marocco raggiunge nuovi livelli
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Bouazza Kherrati, presidente della Federazione marocchina per i diritti dei consumatori, intervistato da Hespress, denuncia il ruolo degli intermediari che, secondo lui, provocano un aumento dei prezzi ben oltre quello derivante da un’offerta limitata, già colpita dalle siccità successive. Tuttavia, accoglie con favore l’iniziativa del Marocco di importare olio d’oliva dal Brasile per diversificare le sue fonti di approvvigionamento e contrastare la speculazione. L’olio d’oliva brasiliano offre infatti prezzi più “ragionevoli” rispetto a quello della Spagna o dell’Italia, paesi anch’essi colpiti dalla carenza.

Ali Chtour, presidente dell’Associazione marocchina per la difesa dei diritti dei consumatori, punta il dito contro gli speculatori che approfittano della crisi legata alla siccità per “accendere” il mercato e controllare i prezzi. Invita il governo a rafforzare i controlli e a sanzionare severamente chiunque tenti di manipolare i prezzi a scapito dei cittadini.

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Diversi fattori spiegano questo aumento dei prezzi: siccità ripetute, aumento delle temperature, distruzione degli uliveti a causa dei cambiamenti climatici, diffusione di malattie e aumento del costo di fertilizzanti e pesticidi. Tutti questi elementi costringono i produttori ad aumentare i prezzi per compensare le perdite.

Di fronte a questa situazione, Ali Chtour incoraggia il sostegno ai piccoli e medi agricoltori, in particolare attraverso la formazione e l’accesso a strumenti moderni come l’irrigazione a goccia, per ottimizzare la produzione e ridurre i costi. Invita inoltre i consumatori a vigilare e li mette in guardia dall’acquistare olio d’oliva di dubbia provenienza, venduto per strada, con il rischio di esporsi a problemi di salute. “Ognuno deve essere responsabile di se stesso e della propria famiglia, grande o piccola che sia”, insiste.

Il ministro dell’Agricoltura, Ahmed El Bouari, ha annunciato un calo della produzione di olive dell’11% rispetto all’anno precedente e del 40% rispetto a un’annata normale. Si prevede che quest’anno la produzione di olio d’oliva raggiungerà le 950.000 tonnellate. Il ministro ha assicurato che verranno prese misure per regolamentare il mercato, soprattutto per quanto riguarda le importazioni e le esportazioni.

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