gabbianoHo giocato due anni con l’Openda e so che è molto forte. Il Belgio avrà un attacco forte anche senza Lukaku.
Ufficialmente Israele può ancora superare il Belgio, vincendo con più di due gol. Ma questo non è proprio nei piani. “Non stiamo parlando di differenza reti tra noi, vogliamo solo continuare lo slancio di Parigi. Abbiamo pareggiato in Francia e vogliamo continuare a essere una squadra disciplinata e coraggiosa. Ci prepariamo per il futuro”precisa Eli Dasa, il capitano.
Gli israeliani difenderanno a cinque, basso ea muro contro i Devils che arrivano con la squadra B a Budapest. “Dici che mancano tutte le stelle ma non farmi credere che il mister abbia dovuto cercare giocatori nella D2 belgaride l’allenatore. Vedo molti ottimi giocatori in questa selezione, ragazzi che giocano per ottimi club. I soliti sostituti saranno molto motivati a presentarsi”.
Abbiamo ritrovato l’israeliano Shalom Tikva, da sempre amante dello Standard ma ormai ignorante di calcio: “Casteels o Onana? Mai sentiti nominare!”
E Dasa interviene: “Ho giocato due anni con l’Openda (Nota del redattore: a Vitesse Arnhem) e so che è molto forte. Quindi, anche se Lukaku non fosse presente, il Belgio avrà un buon attacco”.
L’élite della Società delle Nazioni è servita soprattutto da laboratorio per gli israeliani. Sanno che l’anno prossimo torneranno un piano più in basso, salvo miracolo. “Eravamo in un girone molto difficile con Francia, Italia e Belgio ma eravamo sempre in gioco in ogni partita fino al 77esimo minuto. Ciò dimostra che non siamo troppo lontani. Sarà bello vincere contro i Devils, anche se non faremo matematica”.