Quando Pierre Niney cavalcava nella Clape de Narbonne come conte di Monte Cristo

Quando Pierre Niney cavalcava nella Clape de Narbonne come conte di Monte Cristo
Quando Pierre Niney cavalcava nella Clape de Narbonne come conte di Monte Cristo
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Il 28 giugno è uscito nelle sale “Il conte di Montecristo”, con Pierre Niney nel ruolo di Edmond Dantes. Ritorna alle riprese le cui scene sono state prodotte a Pech Redon. Christophe Bousquet ripercorre per noi momenti indimenticabili.

Ottobre 2023. Le riprese di il conte di Monte Cristo è in Linguadoca. Dopo tre giorni trascorsi vicino al castello dell’Engarran, nel comune di Lavérune (Hérault), dirigiti a Narbonne per scatti mattutini di tenerezza e fantastiche cavalcate. L’arredamento sontuoso di La Clape, per non parlare di quello dello Château Pech Redon, è al centro del lungometraggio. Per poche scene, non tagliate in fase di montaggio, è un massiccio sontuoso, quasi risanato dall’incendio del luglio 2021, a fare da cornice ad un bacio.

Senza rivelare nulla, Christophe Bousquet, proprietario dei vigneti più alti di La Clape, che raggiungono i 186 m di altitudine, racconta questo giorno speciale: “Il team delle location e il location manager hanno incontrato qualcuno che ha parlato loro di un posto selvaggio e interessante. Sono venuti nella primavera del 2023 per spiegarmi cosa volevano fare, abbiamo discusso e io stavo aspettando l’arrivo dei registi. decisione l’estate scorsa, tramite e-mail, ho saputo che la tenuta era stata selezionata. Alla fine della vendemmia sono arrivate una decina di macchine della troupe cinematografica per girare le scene a cavallo. Erano lì gli stuntmen e le donne le riprese, che dovevano consistere in una scena di galoppo girata con un drone, ma la luce era bellissima e la location attraente, compongono tre scene che possiamo intuire nel trailer. Si vedono già chiaramente le scogliere e il petto di Pech Redon.

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Il galoppo è stato ben curato nel montaggio, così come la scena in cui Pierre Niney e Anamaria Vartolomei sono a cavallo, così come un’altra “dove sono vicini, più intimi, davanti alla cantina della tenuta”. Ma ciò di cui Christophe Bousquet è più orgoglioso è questo “A uno dei due registi è piaciuto moltissimo questo posto. Mi è piaciuto vedere le scene sullo schermo del monitor. Arrivavano alle 7 del mattino e se ne andavano verso le 14″… Con un’altra soddisfazione: “C’era anche il produttore. È il figlio di Carole Bouquet. Se ne sono andati con parecchi vini di Pech Redon.” Se è certo che il feudatario se ne andrà “guarda come appare sul grande schermo, ma il film sembra piuttosto bello”, D’altro canto non conserva ricordi materiali: “Non sono un fan degli autografi o dei selfie, quindi non ho chiesto.”

Nel casting, l’eccellente Pierre Niney sarà affiancato da Laurent Lafitte, Bastien Bouillon e Anamaria Vartolomei, miglior promessa femminile al César 2022 con un budget di 43 milioni di euro. il conte di Monte Cristo, diretto dalla coppia di registi Alexandre De La Patellière e Matthieu Delaporte, è annunciato come il film più costoso dell’anno. E per una buona ragione, le riprese, che si sono svolte tra Parigi, l’Occitania, Malta e persino Cipro, hanno richiesto un sacco di costumi e tecnici. I due registi sono anche dietro la sceneggiatura dell’opera teatrale e del film Nome di battesimo (3,5 milioni di entrate) e quella del recente kolossal I tre moschettieri: D’Artagnan (3,3 milioni di voci). Quanto basta per sperare in altri milioni dal 28 giugno al cinema. Tanto più che troveremo nel casting una certa Marie Narbonne, dal nome appropriato, nel ruolo di Eugénie Danglars.

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