Ribaltato l’ergastolo per l’omicidio Pontecagnano

Ribaltato l’ergastolo per l’omicidio Pontecagnano
Ribaltato l’ergastolo per l’omicidio Pontecagnano
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La Corte di Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo confermata a fine 2023 dalla Corte d’assise d’appello di Salerno al killer del clan Mallardo, Antonio Tesone, per il cosiddetto omicidio di Pontecagnano, innescando così l’avvio di un nuovo processo a Napoli. Tesone è stato giudicato colpevole e condannato all’ergastolo il 15 luglio 2022 per aver causato la morte di Aldo Autuori, omicidio che gli investigatori ritengono commesso per favorire il clan Mogavero-Bisogni, gruppo criminale della piana del Sele. Il delitto è avvenuto a Pontecagnano, il 25 agosto 2015 e la sentenza è stata poi confermata in appello il 15 dicembre 2023. Secondo l’accusa l’omicidio è stato commesso in collaborazione con Francesco Mallardo, leader dell’omonimo clan, organizzato dalla Il boss di Castellammare di Stabia Luigi Di Martino, con la partecipazione di Stefano Cecere, per fare un favore ai boss Francesco Mogavero e Sergio ed Enrico Bisogni. «Si tratta di un annullamento spettacolare – dichiara l’avvocato in cassazione Dario Vannetiello, legale del Tesone con l’avvocato Michele Giametta – perché l’ipotesi accusatoria, sollevata dalla direzione distrettuale antimafia di Salerno, era stata fino ad oggi condivisa dall’autorità giudiziaria preposta che tutti gli altri coimputati, processati separatamente, ad eccezione di Gennaro Trambarulo, erano già stati tutti condannati in via definitiva”. “L’evidenza dell’indagine – spiega il professionista – consisteva in una fitta rete di messaggi, scambiati sulle cosiddette linee dedicate e corredati dalla valutazione di collegamenti a celle telefoniche nel giorno del delitto e durante la sorveglianza, intercettazioni ambientali, nonché nonché le dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia. Il punto centrale, attorno al quale ha in gran parte ruotato la propria tesi la difesa, è rappresentato dal vizio del ragionamento dei giudici relativo al riconoscimento della voce di Antonio Tesone nelle conversazioni intercettate. Secondo gli inquirenti Autuori sarebbe stato ucciso perché aveva posto in essere attività commerciali che ostacolavano il dominio territoriale del clan Mogavero-Bisogni. La Corte di Cassazione dovrà ora scrivere le motivazioni che l’hanno portata ad annullare la condanna all’ergastolo, a cui farà poi seguito la fissazione della data del nuovo giudizio di secondo grado che si terrà davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano. Napoli: Salerno, infatti, opera un collegio unico della Corte d’assise d’appello ormai divenuto incompatibile per processare nuovamente Antonio Tesone.

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