RETRO. Francia – Nuova Zelanda: uno sguardo a questa domenica di ottobre 1999 quando la Francia “vinse” la Coppa del Mondo contro gli All Blacks

RETRO. Francia – Nuova Zelanda: uno sguardo a questa domenica di ottobre 1999 quando la Francia “vinse” la Coppa del Mondo contro gli All Blacks
RETRO. Francia – Nuova Zelanda: uno sguardo a questa domenica di ottobre 1999 quando la Francia “vinse” la Coppa del Mondo contro gli All Blacks
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l’essenziale
25 anni e 16 giorni fa, i Blues ottenevano la loro vittoria più inaspettata a Twickenham nella semifinale dei Mondiali, la vittoria più incredibile contro i neozelandesi (43-31). Ricordi, ricordi…

Anche a un’ora così tarda, i sentieri della gloria vietano la discrezione. Questa silhouette nella notte londinese, anche velata da un soprabito che ricorda un’epoca appena passata del rugby francese, aspetta tranquilla il suo taxi senza riuscire a liberarsi di un manipolo di tifosi estasiati come non mai in tutti i sensi della parola . Christophe Dominici, uno degli eroi del “miracolo”, non è più del nostro povero mondo, e nemmeno Jonah Lomu, l’unico nero quel pomeriggio a Twickenham ad aver resistito alla tempesta blu che nessun meteorologo aveva osato prevedere.

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Si dice addirittura, un quarto di secolo dopo, che alcuni bookmaker rifiutassero categoricamente di prendere in considerazione una vittoria francese data più di venti a uno dai loro colleghi! “Domi” sorride e si chiede, lucidamente, nella nebbia addensata dal terzo tempo, se la sua squadra non abbia semplicemente “vinto” il Mondiale un po’ troppo presto, se non abbia, di conseguenza, messo a repentaglio ogni possibilità di dominare l’Australia in finale il sabato successivo…

Fabien Galthié respinto, richiamato e decisivo

Gli inviati speciali più commossi non hanno esitato a scrivere che avevamo appena assistito alla più grande partita di rugby di tutti i tempi. Altri addirittura sono usciti dall’ambito del rugby per collocare subito l’incontro al vertice delle gesta dello sport nazionale. Va ricordato che il nostro valoroso XV guidato da Skrela e Villepreux (e anche dai giocatori per finire) aveva brillato con un ultimo posto nel Torneo V Nazioni e aveva appena preso una memorabile sconfitta in Nuova Zelanda (7-54). Aver conquistato il diritto di affrontare i Blacks nel penultimo turno mondiale avrebbe dovuto bastare alla loro felicità, ma quella domenica, morti di paura, fame, voglia e… vita, dissero no. Hanno cercato per l’eternità questa vittoria proibita, questa prestazione collettiva insospettata.

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I Blacks, ripresi dall’inizio, tenuti a galla da due exploit di Lomu e dal fischio molto motivato dello scozzese Jim Fleming (13 rigori a 1 prima dell’intervallo!), non da Andrew Mehrtens, molto maldestro quel giorno, si sono portati in vantaggio (17-10) prima dubitare poi perdere tutto. Abbiamo mantenuto la roadmap previsionale fornita dallo staff neozelandese alla stampa, dopo due righe introduttive per specificare il programma in caso di qualificazione, è stato tracciato il percorso fino al rientro nel Paese (1). Ma ci sono state, in novanta secondi, queste due cadute di Titou Lamaison meravigliosamente servite da Fabien Galthié (espulso dall’allenatore che non ha risparmiato in seguito, è stato richiamato solo prima delle Fiji allo Stadium prima di giocare un ruolo importante nel successo della Francese). Il Briviste, dopo uno sfondamento di Dominici lanciato da Galthié, aveva già segnato la prima meta per la Francia, ben delimitata da Dourthe.

La falsa gioia di Bernat-Salles, gli occhi di Kronfeld

Poi, la falsa gioia di Bernat-Salles su una ripartenza di Benazzi che approfitta di un… calcio di Olivier Magne, i rigori del primo gol (di cui uno, per tornare sul 24-19, sanzionando un fallo mostruoso di Josh Kronfeld) che non vedeva più bene, chissà perché…) e l’altro per fuorigioco (24-22). Tre punti di differenza, tre piccoli punti per sfondare le porte del sogno impossibile.

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La “presa alla testa” è stata firmata… Christophe Dominici dopo una gemma ai piedi di… Galthié (24-29). La conferma dopo un’umiliazione avversa su un gruppo penetrante e un’ispirazione di Titou migliorata questa volta da Richard Dourthe. Ne vuoi di più? Lo sospettiamo, quindi seguiamo Magne che si fa avanti (Deschamps e Desailly in visita ai loro amici nella loro residenza di Slough avevano forse convertito l’Auvergnat!) e allerta Bernat-Salles, non per niente questa volta ma per una quarta prova, trasformata ovviamente da che conosci autore di un impeccabile e 28 punti.

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Gli All Blacks, apparentemente intoccabili, hanno appena concesso 33 punti in mezz’ora, tanti quanti durante l’intera Coppa del Mondo! Cadono, e dall’alto, e faranno molta fatica a riprendersi, senza sapere che un giorno dovranno rivivere la stessa disillusione (nel 2007, questa volta ai quarti, a Cardiff, indossando una strana maglia grigia). L’impresa spedirà il tolosano di Narbonne Frank Tournaire (c’erano anche Garbajosa, Soulette, Pelous, Ntamack, senza dimenticare accanto a Kelleher, futura stella dei Sept-Deniers, i Columérins Galthié e Dal Maso, i Castrais… Mola…) sulla prima pagina di Paris-Match. Una prima volta per un giocatore di rugby.

(1) “Mercoledì 3 senza formazione/18:30 annuncio squadre/18:45 interviste//Giovedì 4 formazione alle 15 aperta ai giornalisti per i primi 15 minuti//Venerdì 5 senza formazione//Sabato 6, Finale alle 15 contro l’Australia//Domenica 7, partenza alle 14:30 da Heathrow ad Auckland via Los Angeles”.

All Blacks 48, Blu 14

Dal 1° gennaio 1906, in 63 confronti ufficiali, i neozelandesi hanno battuto i francesi 48 volte e perso 14 volte. Un solo pareggio tra le due selezioni, il 16 novembre 2002 a Saint-Denis (20-20). Negli archivi non ufficiali compaiono altri tre incontri, tra cui uno allo Stade Ernest-Wallon di Tolosa (23 marzo 1946, successo 13-10 per i Kiwi).

Negli ultimi due confronti, gli All Blacks hanno perso contro i Blues (20 novembre 2021 25-40 e 8 settembre 2023 16-27 all’apertura della Coppa del Mondo in Francia). In tutti questi “shock”, i nostri nemici preferiti ci hanno totalizzato 1.659 punti (inclusi 93 tentativi) mentre noi ne abbiamo inflitti 908 (81 tentativi).

Christophe Lamaison, uno degli eroi del 1999, resta il capocannoniere contro i Blacks, in una partita (28 punti) e in carriera (71). Di fronte, Andrew Mehrtens ne ha realizzati 29 nel 2000 e Dan Carter 163 in tutta la sua carriera.

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