I metodi di guerra di Israele “corrispondono alle caratteristiche di un genocidio”, afferma l’ONU – rts.ch

I metodi di guerra di Israele “corrispondono alle caratteristiche di un genocidio”, afferma l’ONU – rts.ch
I metodi di guerra di Israele “corrispondono alle caratteristiche di un genocidio”, afferma l’ONU – rts.ch
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Stima di Human Rights Watch (HRW). in un rapporto pubblicato giovedì che i ripetuti ordini di evacuazione dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza portano a sfollamenti forzati della popolazione. Questa pratica costituisce un “crimine di guerra”, secondo la ONG.

Secondo HRW, le “azioni di Israele sembrano soddisfare la definizione di pulizia etnica” anche nelle aree dove l’esercito ha ordinato ai palestinesi di andarsene e dove non potranno tornare.

Le autorità israeliane affermano di invitare gli abitanti di intere zone del territorio a evacuare per esigenze militari e affermano così di partecipare alla protezione dei civili. “Israele dovrebbe dimostrare in ogni caso che lo sfollamento dei civili è l’unica opzione possibile” per rispettare il diritto umanitario internazionale, osserva Nadia Hardman, ricercatrice presso HRW.

1,9 milioni di abitanti di Gaza sfollati

“Israele non può semplicemente fare affidamento sulla presenza di gruppi armati per giustificare lo sfollamento dei civili”, continua. Il portavoce di HRW per il Medio Oriente aggiunge che “rendere sistematicamente inabitabili ampie parti di Gaza” costituisce “pulizia etnica”.

Nel mese di ottobre, l’ONU ha stimato a 1,9 milioni il numero degli abitanti di Gaza sfollati a causa della guerra. All’inizio della guerra la popolazione totale era stimata in circa 2,4 milioni.

Due zone

Secondo HRW, le autorità israeliane stanno orchestrando i movimenti e garantendo che alcune aree colpite “rimangano permanentemente svuotate”. Il rapporto di 170 pagine della ONG si concentra su due aree che gli israeliani chiamano i corridoi Neztarim e Filadelfia. Secondo HRW sono stati “rasi al suolo, ampliati e ripuliti” dall’esercito per creare zone cuscinetto per motivi di sicurezza.

Il primo, che taglia la Striscia di Gaza da est a ovest, si estende ora tra Gaza City e Wadi Gaza per oltre 4 km di larghezza, secondo il rapporto. Quasi l’intero edificio è stato demolito, ha detto il portavoce. Il secondo corre lungo il confine tra Gaza e l’Egitto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha insistito sul fatto che l’esercito deve continuare a controllarlo.

Il rapporto si basa su interviste con abitanti di Gaza, immagini satellitari e dati pubblici, tutti raccolti fino ad agosto 2024.

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