il gas radon in questione a Indre

il gas radon in questione a Indre
il gas radon in questione a Indre
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“Mi dispiace che non ci siano giovani presenti nella stanza. Personalmente sono molto preoccupato per il futuro dei miei discendenti”. Nicole ha sempre voluto saperlo “quello che aveva sotto i piedi”. Così questo mercoledì, 13 novembre, si è recata ad Aigurande, dove l'Agenzia regionale della sanità (ARS), in collaborazione con il comune e l'associazione CAP Tronçais, ha ospitato un incontro di sensibilizzazione sui rischi posti dal radon. Un gas radioattivo molto presente nel sud dell'Indre (vedi mappa) e che, dopo il tabacco, è la seconda causa di cancro ai polmoni in Francia.

Comunicazione considerata da alcuni insufficiente

Per un'ora, una trentina di persone hanno potuto beneficiare di una consulenza professionale per comprendere meglio il fenomeno. Se alcuni hanno scoperto tutto su questo nemico invisibile e poco conosciuto, altri, come Nicole, confidano al contrario di averlo fatto “niente imparato” durante questo incontro.

Tuttavia, chi vive attualmente a Saint-Denis-de-Jouhet, cittadina classificata nella “zona 3” – il livello di rischio più elevato –, sottolinea le virtù educative di un intervento «importante»anche se troppo breve. “Non è durato abbastanza, la gente ha ancora molte domande…” sospira.

Tra il pubblico, Philippe, che vive anche lui a Saint-Denis-de-Jouhet, è della stessa opinione. Questi dibattiti sono essenziali, ma non hanno ricevuto, secondo i suoi gusti, una promozione sufficiente. “Anche se non incolpo nessuno, mi rammarico che non ci sia più comunicazione su questo argomento. Questo è un problema che riguarda tutti. » Dopo aver ritirato il suo dosimetro, un apparecchio per misurare la concentrazione di radon in casa e messo a disposizione gratuitamente dall'Ars, rimette le cose in prospettiva. “Non sono né più rassicurato né più preoccupato di prima. Dobbiamo anche fare un passo indietro e non allarmarci”.

“Non siamo rilasciati in libertà”

Anche il tono di Catherine, residente a La Buxerette, è più sfumato. “Quando abbiamo acquistato la nostra casa nel 2021, il notaio ci ha avvertito che eravamo preoccupati per l’elevato potenziale di radon. Ci ha detto che bastava ventilare, il che sembra logico! Ho in mente il rischio, ma non ho alcuna fissazione al riguardo. Ci sono tanti modi per ammalarsi di cancro…” E da sottolineare il buon sostegno dell'ARS Centre-Val de Loire su questo tema di sanità pubblica. “In questo ambito come in tanti altri trovo che la Regione stia facendo molto. L'incontro di questa sera è stato ben presentato e costruttivo. Non siamo rilasciati in libertà”.

Le persone interessate a richiedere un dosimetro e partecipare alla campagna di prevenzione hanno tempo fino al 5 dicembre per presentare domanda. Informazioni allo 04.70.09.00.23 o via e-mail a [email protected]
Prossimo incontro di sensibilizzazione venerdì 15 novembre 2024 alle 18:30 a La Châtre (sala 2, Cour Jenny-de-Vasson).

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