La manifestazione, che mirava in particolare a denunciare la situazione umanitaria a Gaza, nonché ad opporsi al gala “Israele è per sempre”, ha concluso il suo percorso in Place de la République a Parigi.
Diverse migliaia di persone hanno manifestato mercoledì 13 novembre a Parigi su appello di associazioni, sindacati e partiti politici di sinistra per denunciare lo svolgimento serale del gala “Israele è per sempre” nella capitale francese.
Questo gala è un evento a sostegno di Israele organizzato da diverse personalità di estrema destra. Inizialmente era atteso di persona il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, noto per le sue posizioni estreme, prima che il suo portavoce accennasse a parlare a distanza.
“Assassino di Smotrich, complice di Macron”, hanno gridato i manifestanti contro il ministro israeliano nel corteo partito vicino alla stazione di Saint-Lazare intorno alle 19, come ha potuto constatare un giornalista di BFMTV presente sul posto.
Il Ministero degli Esteri francese “condanna” regolarmente i commenti del ministro israeliano, ritenendoli “contrari al diritto internazionale” e andando “contro gli sforzi volti ad allentare le tensioni nella regione”.
Vetrine prese di mira
Oltre agli slogan contro Bezalel Smotrich, i manifestanti protestavano più in generale contro le politiche perseguite dal governo israeliano a Gaza e nella Cisgiordania occupata. “Palestina libera”, “Israele toglietevi di mezzo, la Palestina non è vostra”, cantavano i manifestanti.
Per paura di eccessi, i ristoranti McDonald's, uno dei quali è stato preso di mira dai manifestanti che ne hanno danneggiato la vetrina, e un negozio Carrefour, nonché un bar Starbucks, avevano abbassato le tende di ferro con i clienti all'interno.
Il capo della polizia di Parigi, Laurent Nuñez, intervistato mercoledì alla radio RTL, ha dichiarato di non aver vietato il gala in quanto non sembrava presentare alcun rischio “significativo” di disturbo dell'ordine pubblico. I giornalisti dell'AFP, informati della potenziale ubicazione, non hanno notato alcun disturbo poco dopo le 21.00.
La guerra a Gaza è stata innescata il 7 ottobre 2023 dall’attacco senza precedenti sferrato da Hamas contro Israele, che ha ucciso 1.206 persone, principalmente civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani, compresi gli ostaggi uccisi o morti durante la prigionia.
L'offensiva di ritorsione di Israele a Gaza ha provocato 43.712 morti, in maggioranza civili, secondo i dati del ministero della Sanità del governo di Hamas, ritenuti attendibili dall'ONU.
Alexis Lalemant, Milan Argelas con AFP