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INTERNAZIONALE – Nessuna tregua per la Spagna. Appena due settimane dopo le devastanti inondazioni che hanno provocato almeno 223 morti, soprattutto nella regione di Valencia, mercoledì 13 novembre nuove piogge torrenziali sono cadute nel sud e nell'est della Spagna, come potete vedere nel video in cima all'articolo.
L'agenzia meteorologica nazionale (Aemet) ha emesso un'allerta rossa, livello massimo, nelle province di Malaga (sud) e Tarragona (nord-est), a causa di questa nuova “goccia fredda”, una depressione isolata in alta quota abbastanza comune in autunno sulla costa mediterranea spagnola.
Piogge forti, anche se meno intense, sono previste anche nella regione di Valencia, colpita dalle inondazioni del 29 ottobre, con il timore di vedere le fogne ancora intasate dal fango traboccato, mentre i residenti faticano ad alzare la testa di fronte agli enormi danni causato da questa tragedia.
“Abbiamo già perso le nostre automobili, abbiamo già perso gran parte delle nostre case e non abbiamo nemmeno un lavoro. Quindi non abbiamo più nulla da perdere.”ha lamentato Carlos Moltó, residente a Picaña, un comune di 11.000 abitanti situato alla periferia di Valencia, vicino al canale televisivo regionale A Punt.
Il vicino comune di Paiporta, considerato l'epicentro della tragedia del 29 ottobre, dal canto suo ha subito nuove inondazioni, secondo il quotidiano Le Province. In questa cittadina, ancora devastata, gli abitanti hanno eretto barricate improvvisate con sacchi di terra davanti alle porte delle case.
Allarmi sui telefoni
Per precauzione, diversi comuni della regione hanno chiesto alle migliaia di volontari che ogni giorno vengono ad aiutare i residenti a pulire le strade, di non recarsi mercoledì nelle zone sinistrate.
Le nuove piogge potrebbero interrompere le ricerche delle 17 persone ancora disperse secondo le autorità. Le operazioni si concentrano soprattutto attorno ai corsi d'acqua e sulla costa, alle foci dei fiumi.
In Andalusia e Catalogna, dove si trovano le province in allerta rossa (Malaga e Tarragona), le autorità hanno anticipato le possibili conseguenze delle forti piogge inviando messaggi di allerta sui cellulari, la cui ricezione provoca un forte segnale acustico.
Le autorità di Valencia sono state pesantemente criticate per aver inviato questo messaggio di allarme nella tarda serata del 29 ottobre: Aemet aveva messo la regione in allerta rossa fin dalla mattina, ma molti residenti della zona erano già sott'acqua quando il messaggio è stato trasmesso.
L'indignazione contro le autorità, accusate di aver valutato male i rischi e di aver ritardato troppo la distribuzione degli aiuti, ha dato luogo sabato a massicce manifestazioni, la più grande delle quali ha riunito 130.000 persone nella città di Valencia.
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