continuano ad arrivare disastri per la futura gendarmeria Biganos

continuano ad arrivare disastri per la futura gendarmeria Biganos
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Anaelle Montagne

Pubblicato il

13 novembre 2024 12:55

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Sembra che tutto stia lavorando affinché la futura gendarmeria Biganos, in costruzione dal 2022, non emerga dalla terra. La futura residenza, che avrebbe dovuto ospitare i gendarmi entro il 2025, è stata quasi completamente distrutta da un incendio scoppiato questo mercoledì 13 novembre 2024, intorno alle 5:30.

Un duro colpo per il sindaco, mentre il cantiere era ripreso poco fa dopo una lunga chiusura legata a successive dichiarazioni di fallimento.

@actubordeaux

L'abitazione in costruzione che avrebbe dovuto ospitare i gendarmi Biganos è stata avvolta dalle fiamme questo mercoledì 13 novembre. #foryoupage #bassindarcachon #foryou #fyp #feu #fire

♬ Violini – Johnny James

La consegna sarebbe dovuta avvenire nel 2025

“Io lo chiamo il cantiere maledetto”afferma Bruno Lafon, sindaco di Biganos. Sono andate in fumo le speranze di consegnare nel 2025 la residenza che aveva promesso ai gendarmi. Attualmente sono ospitati in vari alloggi a Biganos e dintorni e sperano di essere raggruppati vicino alla gendarmeria, situata in avenue de la Côte d'Argent.

«Purtroppo bisognerà aspettare ancora», sussurra deluso il sindaco. Sulla scena dell'incendio lo ha confermato due degli edifici in costruzione sono “completamente distrutti” e l'ultimo lo è parzialmente, ma resta “irrecuperabile”.

Il fastidio del cantiere

Il progetto è iniziato nel 2022, dopo il Covid. Ma la pandemia aveva pesato molto sulle finanze delle imprese edili e tra i responsabili del cantiere della futura gendarmeria, “quattro hanno dichiarato fallimento uno dopo l’altro”spiega il sindaco. Conseguenza: il cantiere è rimasto fermo per mesi.

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“Avevamo molta difficoltà a trovare un'azienda chi accetterebbe di riprenderselo, spiega il primo assessore, per via della garanzia decennale” (garanzia che tutela per dieci anni il proprietario di un immobile e sottopone i costruttori a determinati obblighi).

Nel 2023 il cantiere finalmente riprende in vista della consegna nel luglio 2025. “Tutto andava bene, le parti esterne e le facciate erano quasi finite”, riferisce Bruno Lafon. Lo stesso vale per gli altri cantieri della ZAC in cui è stata installata la residenza. Fino a mercoledì 13 novembre, quando l'incendio divampò prima dell'alba.

Un incendio sospetto?

Per ora le cause dell'incendio restano poco chiare. Ma la Procura, presente sul posto secondo il primo consigliere, ha aperto un'inchiesta per capire come è iniziata.

Quindi l'incendio è considerato sospetto? Con questa domanda Bruno Lafon coglie nel segno. “Non posso dirtelo”, risponde. Non facciamo un'indagine del genere per tutti gli incendi ma non sappiamo cosa possa essere successo, le cause potrebbero essere molteplici. »

La Caisse des Dépôts et des Consignations, proprietaria della residenza, dovrebbe essere risarcita dall'assicurazione dopo l'indagine degli esperti inviati per chiarire le cause dell'incendio.

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