La Corte Suprema vieta i marchi che fanno riferimento all’anatomia di Trump

La Corte Suprema vieta i marchi che fanno riferimento all’anatomia di Trump
La Corte Suprema vieta i marchi che fanno riferimento all’anatomia di Trump
-

Il rifiuto della Corte ad un avvocato californiano, di voler depositare la formula “Trump troppo piccolo”, conferma il diritto di una persona vivente all’uso del proprio nome.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha affermato giovedì che un cittadino non può registrare il marchio “Trump troppo piccolo”, con connotazioni sessuali aspramente contestate dall’interessato, confermando il diritto di persona vivente all’uso del proprio nome. Questa clausola della legge sulla registrazione dei marchi non contravviene al Primo Emendamento della Costituzione che garantisce la libertà di espressione, afferma la Corte, annullando la decisione di ricorso.

“Concludiamo che una tradizione di limitazione della registrazione dei nomi come marchi è coesistita con il Primo Emendamento e che la clausola sui nomi è parte di quella tradizione.”, spiega nella sua sentenza. Il caso risale al 2018, quando a un avvocato californiano, Steve Elster, fu negato il diritto di depositare il modulo da parte dell’agenzia di registrazione dei marchi. “Trump troppo piccolo”, in quanto la legge richiedeva il consenso delle persone viventi per utilizzare il proprio nome. Ma giustizia, in nome della libertà di espressione e del diritto di critica “persone pubbliche”si era accordato con l’avvocato, che voleva stamparlo su magliette e cappelli criticando l’azione del presidente repubblicano.

Intervento della Corte Suprema

L’amministrazione federale ha poi chiesto l’intervento della Corte Suprema, sostenendo che il rifiuto di registrare la formula nel registro dei marchi non ne vietava l’uso, ma la privava soltanto delle tutele legate al diritto di proprietà intellettuale. La formula in questione prende spunto da un famoso commento durante i dibattiti tra i candidati alle primarie repubblicane del 2016. Uno di loro, il senatore Marco Rubio, notando che Donald Trump aveva le mani piccole, sbottò: “E sai cosa dicono dei ragazzi con le mani piccole…”.

Ha risposto così alle provocazioni del miliardario, abituato ad attaccare la taglia o la corpulenza dei suoi avversari, che spesso lo chiamavano “piccolo Marco”. Colpito, Donald Trump ha assicurato di non averlo fatto “Nessun problema” in misura. Ha anche discusso “faccia da cavallo” l’attrice porno Stormy Daniels, con la quale nega di aver avuto una breve relazione extraconiugale nel 2006. Quest’ultima in cambio lo ha soprannominato “Piccola cosa”in riferimento alla sua anatomia maschile.

-

PREV lingotti d’oro e denaro non sono stati sequestrati al sindaco di Avallon
NEXT Scopri dove guardare live streaming e trasmissioni televisive in India