Economia: il calo del prezzo del petrolio allarma gli investitori in vista dei rapporti dell’OPEC e dell’IEA

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Luc Jose A.

Mentre i mercati globali mettono in discussione il futuro delle risorse energetiche, il prezzo del petrolio sta registrando un netto calo. Questo lunedì, i prezzi del Brent e del WTI hanno registrato un forte calo, una tendenza che preoccupa gli investitori mentre l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) si preparano a pubblicare i loro rapporti mensili sullo stato del petrolio. mercati. Al centro di queste notizie, la situazione economica globale, influenzata da una ripresa incerta della Cina e dalle politiche energetiche americane, sta alimentando una dinamica volatile e complessa per i mesi a venire.

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Prezzi in calo a fronte di una situazione economica cupa

Questo lunedì mattina, il Brent del Mare del Nord con consegna a gennaio ha registrato un calo dell’1,22% dopo l’aumento del prezzo del petrolio a settembre in seguito alla riduzione dei tassi da parte della FED. Si è attestato a 74,13 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI), con consegna a dicembre, è sceso dell’1,44% per raggiungere 69,37 dollari. Tale calo è in parte spiegato dalla delusione dei mercati per le recenti misure di stimolo della Cina. “Le misure di stimolo fiscale annunciate dalla Cina venerdì scorso non hanno ravvivato l’appetito degli investitori per il petrolio greggio”, precisa Ipek Ozkardeskaya, analista di Swissquote. Nonostante il suo status di maggiore importatore di petrolio al mondo, la Cina si trova ad affrontare una difficile ripresa post-Covid, gravata dal rallentamento dei consumi e da una grave crisi immobiliare.

Anche le principali banche internazionali hanno rivisto le loro previsioni di crescita per il colosso asiatico, elemento che continua a pesare pesantemente sui prezzi del greggio da diversi mesi. Questo rallentamento economico cinese, combinato con la stagnazione della domanda energetica, si aggiunge alle incertezze del mercato globale, che ora guarda ai prossimi rapporti dell’OPEC e dell’AIE per prospettive adeguate di produzione e consumo.

Aspettative sui rapporti OPEC e IEA

L’attenzione dei mercati è focalizzata sui prossimi report delle principali organizzazioni energetiche, a cominciare da quello dell’OPEC previsto per martedì 12 novembre 2024, seguito da quello dell’American Energy Information Agency mercoledì e da quello dell’IEA giovedì. Questi rapporti forniranno un aggiornamento sulle previsioni globali per i prossimi mesi, in un contesto in cui le politiche energetiche americane stanno prendendo una nuova direzione. La recente elezione di Donald Trump, sostenitore dei combustibili fossili, sta aumentando le aspettative per un maggiore sostegno ai produttori americani. Questo ritorno al potere potrebbe “silurare le restrizioni sulle trivellazioni in Alaska” e rilanciare le concessioni petrolifere nel Golfo del Messico, il che potrebbe incoraggiare un aumento dell’offerta americana.

Tuttavia, la prospettiva di aumentare la produzione statunitense si trova di fronte a sfide di investimento significative. “Gli Stati Uniti hanno margini di miglioramento, ma tutto dipenderà dal prezzo”, sottolinea Ahmed Ben Salem, analista di Oddo. Secondo lui, l’industria dovrà aumentare gli investimenti per compensare la durata relativamente breve dei pozzi petroliferi non convenzionali. Pertanto, nei prossimi mesi si potrebbe vedere una maggiore concorrenza tra gli Stati Uniti e altri importanti produttori, come l’Arabia Saudita, che potrebbe prendere in considerazione una guerra dei prezzi se la produzione americana minacciasse la sua quota di mercato.

Le attuali dinamiche del mercato petrolifero riflettono forze economiche e geopolitiche tese, e i rapporti dell’OPEC e dell’AIE di questa settimana svolgeranno un ruolo decisivo nel plasmare le prospettive per il futuro energetico globale. Tra la ripresa incerta in Cina, le politiche americane a favore dei combustibili fossili e le potenziali rivalità nella produzione, il prossimo anno promette di essere cruciale per il settore petrolifero.

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Luc Jose A.

Laureato a Sciences Po Toulouse e titolare di una certificazione di consulente blockchain rilasciata da Alyra, ho aderito all’avventura Cointribune nel 2019. Convinto del potenziale della blockchain di trasformare molti settori dell’economia, mi sono preso l’impegno di sensibilizzare e informare il generale pubblico su questo ecosistema in continua evoluzione. Il mio obiettivo è consentire a tutti di comprendere meglio la blockchain e cogliere le opportunità che offre. Mi sforzo ogni giorno di fornire un’analisi obiettiva degli eventi attuali, di decifrare le tendenze del mercato, di trasmettere le ultime innovazioni tecnologiche e di mettere in prospettiva le questioni economiche e sociali di questa rivoluzione in corso.

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