Una seconda gara in Arabia Saudita, sul circuito di Qiddiya attualmente in costruzione, un ritorno in Africa con il Ruanda come potenziale sito, un'altra in Argentina per accompagnare la follia di Colapinto, e ora la Thailandia che torna a far parlare di sé. A partire da novembre 10, è riportato nelle colonne di Posta di Bangkokche il governo si è impegnato ad organizzare un Gran Premio per stimolare la crescita economica.
Si apprende in un messaggio pubblicato sul social network “Il governo sta continuando le trattative per ospitare una gara di F1 in Thailandia come parte di un megaprogetto per incentivare il turismo. »
Si capisce perché Stefano Domenicali, presidente della F1, sia attento a mettere in gioco l'alternanza in terra europea. Gli attuali Patti della Concordia in vigore fino alla fine del 2025, che prevedono un massimo di 25 gare all'anno, è il Vecchio Continente che dovrà ridimensionarsi.
Incluso il GP dell'Azerbaigian, ci sono attualmente 10 gare in Europa, con l'Italia che ne ospita due – Imola e Monza – e Madrid che si aggiungerà al calendario nel 2026, mentre il contratto del Barcellona scade alla fine di quest'anno.
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