Femminicidio a Tucquegnieux: l'ex coniuge processato davanti alle assise a Nancy

Femminicidio a Tucquegnieux: l'ex coniuge processato davanti alle assise a Nancy
Femminicidio a Tucquegnieux: l'ex coniuge processato davanti alle assise a Nancy
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Il processo per femminicidio di Tucquegnieux si apre martedì 12 novembre davanti alle Assise, a Nancy. A più di quattro anni dalla morte di Annick Bermand, strangolata nella notte tra il 7 e l'8 marzo 2021, l'ex coniuge, 59 anni, è sotto processo per omicidio. Fino a giovedì, il tribunale approfondirà davanti agli occhi di tutti la storia di questa relazione tossica, costellata di violenza.

“Pensavamo tutti che fosse stata picchiata”

Questo 12 marzo 2021, confessa al suo medico l'omicidio del suo ex compagno. L'ha strangolata nella notte tra il 7 e l'8, prima di coprirne il corpo con delle coperte. Giustifica il suo gesto come “un bagno di sangue”, perché non riusciva più a sentire il suo ex compagno urlare. Il cinquantenne denuncia violenza domesticaproveniente da lei. All'epoca dei fatti, la coppia era separata ma continuava a vivere insieme a casa di Annick Bermand a Tucquegnieux, nel Pays-Haut.

Un uomo sotto l'influenza e che “impazzire“, secondo il suo avvocato, Maître Samira Boudiba. “A mio parere si discuterà della violenza domestica subita dagli uomini in questo processo.“L'avvocato che rifiuta il termine femminicidio per riferirsi a questo omicidio. Linea di difesa incomprensibile per l'avvocato delle parti civili, Maître Carole Airoldi-Martin.”Nel dossier sentiamo i vicini dirlo: pensavamo tutti che fosse stata picchiata. Ma si erano abituati, era una cosa normale. Signora, era il dolore del signore, cercava di uscirne, non riusciva a liberarsene. Che rifiutiamo il termine femminicidio a questa donna, trovo che sia peggio di ogni altra cosa.

Una tragedia che poteva essere evitata?

In effetti, le discussioni sono regolari. IL i vicini sentono gli insultiminacce, reciproche, persino richieste di aiuto. L'entourage della coppia descrive un uomo ottimista e manipolatore che rifiuta l'autorità. La vittima ha confidato ai suoi cari di volerlo lasciare definitivamente quando, il 7 marzo 2021, è scoppiata una nuova lite. La polizia viene chiamata dai due protagonisti. Dice loro che ha paura, che non si sente sicura. Dice che è pazza. Due ore dopo la loro partenza; lui la uccide. Si poteva evitare questo omicidio? Ce ne sono stati? fallimenti nella catena criminale ? Domande che verranno poste implicitamente durante i tre giorni del processo.

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