Il 9 novembre, all'avvicinarsi del referendum costituzionale del 16 novembre 2024, Alexandre Désiré Tapoyo, presidente del Movimento dei Riformatori (Moref), paragona queste elezioni a un intervento vitale per il Gabon. Invita i cittadini a votare “sì” per preservare l’unità e la stabilità del Paese, sottolineando l’importanza di questo impegno civico.
Il presidente fondatore di Moref durante la sua dichiarazione, 9 novembre 2024. © GabonReview
Il presidente fondatore del Movimento di Riforma (Moref), Alexandre Désiré Tapoyo, si è pronunciato, il 9 novembre 2024, a favore del “sì” al referendum costituzionale del 16 novembre in Gabon. Nel suo discorso paragona questo referendum ad una procedura medica essenziale per preservare il Paese.
“Il 16 novembre 2024 siamo chiamati ciascuno ad assumerci le nostre responsabilità, per evitare un possibile “colpo al nostro Paese”. L’elezione referendaria è prima di tutto un dovere civico, e ignorarla è come ignorare un’esigenza medica pretesa dal nostro organismo. Il rischio è reale e prima o poi può essere fatale, in un modo o nell’altro”, ha dichiarato Alexandre Désiré Tapoyo.
Il punto di vista degli attivisti. © GabonReview
Il presidente di Moref ricorda l'importanza particolare di queste elezioni, anche se non si tratta di elezioni presidenziali o legislative. Secondo lui, questo progetto è decisivo per il futuro della “casa comune” gabonese, perché tocca la Legge Fondamentale. Questo testo, dopo la revisione, gli sembra ora più equilibrato di quello inizialmente proposto e che considerava divisivo. Accoglie quindi con favore questo sforzo di moderazione: “Ho constatato con piacere che il progetto adottato alla fine dal Consiglio dei ministri era saggio, forse non sufficiente per alcuni, ma comunque lontano da quello che ci era stato proposto all'inizio. uno e che portava con sé i semi della divisione e del maltrattamento della nostra convivenza pacifica e armoniosa.
Fiducioso negli effetti benefici di questa riforma, Tapoyo afferma il suo sostegno: “per questo, in vista di questo lodevole sforzo, ho deciso di votare “sì” e di incoraggiarvi a fare lo stesso, il 16 novembre” . Invita inoltre i membri del suo partito e tutti i cittadini a votare per contribuire alla stabilità del Gabon. Pur riconoscendo che c'è ancora del lavoro da fare, perché nessun lavoro umano è perfetto, rimane convinto che esso possa essere migliorato nel tempo, sottolineando l'importanza che ciascuno contribuisca “con la sua pietra alla costruzione” partecipando a il voto.