Il destino è chiaramente avverso a Saint-Jean-le-Blanc. Questo venerdì, 8 novembre, in serata, il vivace centro della città fu devastato da un violentissimo incendio. Sono ancora in corso le indagini per determinare l'origine dell'incendio. Ma una cosa è certa: l’edificio dovrà essere completamente ricostruito. In attesa che gli assicuratori si occupino della questione nei prossimi giorni, la priorità al momento resta la cura dei bambini. Questo centro all'aperto accoglie 120 persone ogni mercoledì e durante le vacanze scolastiche. “I bambini verranno inizialmente accolti all'interno del gruppo scolastico Jean Bonnet, che si trova proprio accanto al centro ricreativo. Per il futuro stiamo lavorando a soluzioni durature” spiega Thierry Charpentier, sindaco di Saint-Jean-le-Blanc.
È una nuova catastrofe quella che, da tre mesi, colpisce la città dopo l'incendio nello spazio Montission durante il mese di agosto. L'incendio è partito dal tetto a seguito di un problema ai pannelli fotovoltaici. In un contesto in cui lo Stato chiede alle comunità di stringere la cinghiaquesti due disastri – e i costi che ne derivano – possono rallentare alcuni progetti del municipio di Saint-Jean-Le-Blanc? “Per Montission l'assicurazione coprirà la quasi totalità dei danni” dice Thierry Charpentier. “Per il centro ricreativo potremmo avere costi inerenti al trasloco, spese di trasporto.“Se riconosce che questi due fuochi non si spegneranno”non agevolare la gestione dei conti del comune visto il contesto“, nessun progetto del Comune – come il centro sanitario che dovrebbe aprire nel 2025 – non verrà influenzato sottolinea il prescelto.