Durante le commemorazioni del D-Day, Joe Biden ha inviato un messaggio forte al suo principale avversario. “Mi rifiuto di credere che la grandezza dell’America appartenga al passato”, ha proclamato da Pointe du Hoc, teatro di una delle battaglie più feroci. Con questa dichiarazione intende anche posizionarsi come garante della democrazia e custode della memoria del D-Day.
Queste parole sembrano essere rivolte direttamente a Donald Trump, senza menzionarne il nome. Secondo i media americani, Donald Trump una volta descrisse i soldati americani morti al fronte come “perdenti” e “poveri ragazzi” (idioti). “Oggi, quando guardiamo questo campo di battaglia, e tutti i bunker e tutti i crateri delle bombe (…) mi viene in mente un pensiero. Mio Dio, mio Dio, ma come hanno fatto? “, ha detto Joe Biden, ricordando la memoria dei soldati americani.
“Ciò che rappresenta l’America”
“Chi può dubitare che vorrebbero che l’America si opponesse all’aggressione di Vladimir Putin in Europa? (…) Chi può credere che questi Rangers vorrebbero che l’America si isolasse oggi? (…) Chi può dubitare che smuovono cielo e terra oggi per sconfiggere gli ideologi dell’odio? “, ha chiesto il presidente americano, facendo eco ad alcune posizioni del suo avversario repubblicano.
Per il presidente degli Stati Uniti, questi combattenti del 1944 “non ci chiedono di scalare queste scogliere. Ci chiedono di rimanere fedeli a ciò che l’America rappresenta”, in particolare la democrazia e la lealtà alle grandi alleanze internazionali, ha detto ancora Joe Biden. Invocando il coraggio dei Rangers, Joe Biden ha anche cercato di proiettare l’autorità che molti americani faticano a distinguere in questo presidente ottuagenario, con la sua andatura ora cauta e il suo discorso faticoso.
Da diversi mesi Joe Biden continua a denunciare le velleità isolazioniste di Donald Trump e a presentarlo come un pericolo per la democrazia. Secondo l’attuale inquilino della Casa Bianca, l’ex presidente repubblicano non nasconde la sua posizione critica nei confronti della NATO. Allo stesso modo, i sostenitori trumpisti del Congresso americano hanno intensificato per diversi mesi i blocchi per impedire al governo federale di votare un pacchetto di aiuti per l’Ucraina.
