Real Madrid – Osasuna (4-0): cosa ricordare della partita

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Il Real Madrid supera l'Osasuna 4-0 con una tripletta di Vinicius, nonostante gli infortuni di Militao, Rodrygo e Vazquez.

Il Real Madrid batte l'Osasuna 4-0 grazie alla tripletta di Vinicius Jr. (34esimo, 61esimo, 69esimo) e al gol di Bellingham al 42esimo minuto. Con questa grande vittoria si chiude una brutta serie di due sconfitte. Purtroppo è stato funestato da tre infortuni consecutivi nel primo tempo con Rodrygo, infortunato nuovamente alla coscia, Vazquez, infortunato all'adduttore sinistro e soprattutto Militao, la cui stagione si è conclusa con la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

Carlo Ancelotti mantiene la rotta del Real Madrid

In grande pericolo e bisognoso di vittoria, Carlo Ancelotti ha risposto sulla panchina del Real Madrid. Il tecnico italiano ha deciso di tornare al 4-3-3 con Camavinga in 6, ottimo. La prima uscita per infortunio, quella di Rodrygo, è stata gestita da una sostituzione posizione per posizione con l'ingresso di Brahim anziché quello di Modric in vista del ritorno al diamante. Il marocchino ringrazia il suo allenatore realizzando da zero il quarto gol.

Al momento del terribile infortunio di Militao, Ancelotti ha saputo tenere in partita i suoi e questi hanno risposto regalandogli due gol quasi in rapida successione. E soprattutto, il secondo gol lo offre a Jude Bellingham un ispiratissimo Raul Asencio, entrato al posto di Militao, anziché di Mendy o Vallejo. Il canterano del Real Madrid Castilla offre una prestazione piena di fiducia, ben guidato da Rüdiger, e segna punti per il dopo Militao.

Alla fine, Ancelotti ha dovuto aspettare l'intervallo per sostituire un Vazquez indebolito e ha deciso di provare Valverde come terzino destro permettendo a Modric di venire a tenere la palla a centrocampo, invece di inserire Mendy, il grande dimenticato oggi. Alla fine Ancelotti ha visto giocare i suoi giocatori e ha quindi concesso un quarto d'ora di gioco alle sue pepite Arda Güler ed Endrick per premiarli. Questa partita, con gli infortuni e il contesto, avrebbe potuto segnare la fine di Ancelotti al Real Madrid, ma le sue scelte al contrario offrono qualche motivo di speranza in questo periodo difficile.

Vinicius Jr, magistrale

Lo sappiamo, Vinicius Jr. è troppo forte. Ma oggi ha impressionato in un ambito in cui non sempre si esprime: la leadership. Leader tecnico abituale, il brasiliano è stato oggi la luce del Real Madrid dopo il buio collettivo patito dai giocatori dopo l'infortunio di Rodrygo e l'uscita in barella di Militao. Vinicius ha preso la palla e ha liberato i suoi compagni, il suo stadio e soprattutto il suo allenatore.

Notevole il suo atteggiamento esemplare quando avrebbe potuto mollare dopo il doppio infortunio dei connazionali. E nella ripresa, ha continuato la sua recita con un secondo gol cieco su chiamata pura del numero 9. Il suo terzo gol, offerto su piatto da Brahim, è stato anche teatro di un bel gesto con Vinicius che copia l'esultanza del marocchino ringrazialo.

Kylian Mbappé, abissale

Kylian Mbappé ha un problema. Ancora irriconoscibile nella maggior parte delle prese di palla e più faticoso che stanco nel pressare, il francese ha fatto ancora una volta parlare di lui. La sua mancanza di investimenti nel recupero non è giustificata dalla sua qualità con la palla. Sentiamo che sta cercando di giocare, in modo semplice, collettivo e talvolta di essere la soluzione, ma è tutto fuori dal tempo.

Nella ripresa, riposizionato a tratti sulla sinistra, lo abbiamo fatto sentire più a suo agio con una bellissima svolta ma che si è conclusa con una punizione morbida contro la parete. Alla fine della partita si è ritrovato a guidare l'attacco con i due gioielli del Real Madrid, Arda Güler ed Endrick, che lo hanno completato perfettamente, ma non ha brillato meglio. Altra partita da dimenticare, la quinta senza gol.

Guillaume Pomata

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