Giorno del Porto Morto per portuali e lavoratori portuali, spieghiamo le ragioni di questo movimento

Giorno del Porto Morto per portuali e lavoratori portuali, spieghiamo le ragioni di questo movimento
Giorno del Porto Morto per portuali e lavoratori portuali, spieghiamo le ragioni di questo movimento
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Nessuna merce esce né entra. Da venerdì mattina il porto di Montoir de Bretagne è fermo. 700 portuali e agenti portuali si sono riuniti per la Giornata nazionale del Porto Morto organizzata dalla CGT.

Questo venerdì 7 giugno, gli agenti portuali e portuali del Grand Port Nantes-Saint-Nazaire seguono lo slogan della CGT, nell’ambito del movimento di protesta contro la riforma pensionistica dell’aprile 2023, che innalza l’età pensionabile da 58 a 60 anni.

Il sindacato vuole in particolare esercitare pressione su questioni di difficoltà.

“Gli studi odierni hanno dimostrato che i lavoratori portuali e i portuali hanno un’aspettativa di vita inferiore rispetto a tutti i dipendenti in Francia. Quindi crediamo che, rispetto ai nostri lavori che sono duri, dovremmo iniziare presto” ,. spiegare Yannick Joly, segretario generale dei lavoratori portuali del porto di Nantes.

“Partire a 62 anni ci andava più o meno bene. Avevamo accordi che ci facevano partire a 60 anni. Oggi ci danno due anni in più. Ovviamente questo ci sposta di due anni. Rispetto alla nostra aspettativa di vita è un messaggio”.

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Dead Port Day per portuali e lavoratori portuali,

© Francia 3 Paesi della Loira – Myriam N’Guenor

“Nell’aprile 2021, il Presidente della Repubblica ha espresso molto chiaramente, durante una visita al porto di Le Havre, che la riforma delle pensioni non si applicherà ai lavoratori portuali e ai lavoratori portuali,” ha ricordato la CGT in un comunicato stampa alla fine di maggio.

Il Ministero dei Trasporti ha poi proposto una trattativa con le organizzazioni sindacali ma “il processo dell’ultimo incontro ha dimostrato, ancora una volta, la mancanza di rispetto da parte del governo degli impegni assunti sulla base di proposte assolutamente insufficienti e inaccettabili”, secondo il sindacato

“Quello che speriamo è che il governo torni al tavolo delle trattative con proposte corrette che ci permettano di evitare questa riforma”, continua Yannick Joly.

La CGT ha indetto quattro giorni di sciopero nei porti il ​​7, 13, 21 e 25 giugno.
Anche nel mese di giugno sono previste interruzioni del lavoro di quattro ore tra le 10 e le 16 in altri dieci giorni.

Con Myriam N’Guenor

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